www.anticabibliotecarossanese.it: quando la memoria storica diventa digitale. Intervista a colui che ne è l'anima:MARTINO RIZZO
Da qualche anno una nuova iniziativa culturale, il sito
www.anticabibliotecarossanese.it , diffonde e porta cultura, conoscenze, ricordi, immagini del nostro territorio a Rossano, nel Circondario e nel mondo. A Martino Rizzo, fondatore e curatore del sito, chiediamo com’è nata questa idea.
Martino Rizzo Da frequentatore del social network
facebook avevo notato che su questo social circola tanto materiale storico, ricerche, documenti, articoli, saggi, foto su Rossano, Corigliano, Longobucco e la Calabria in generale. Ma purtroppo
facebook è un grande fiume dove tutto scorre ed è difficile ritrovarne traccia dopo qualche tempo. Così mi è nata l’idea di fermare in un luogo sicuro -
www.anticabibliotecarossanese.it - il materiale e comunicarne l’esistenza, la pubblicazione, attraverso
facebook. Quanto “materiale” è oggi nella disponibilità della Biblioteca virtuale? In Biblioteca attualmente ci sono circa ottomila elementi. Dalla storia di Rossano di Luca de Rosis agli Elogi Accademici della Società degli Spensierati del Gimma, a vecchie cartoline e lettere. E tanto altro è pronto e aspetta di essere caricato nel sito. In molti anni che accumulo materia prima, ho una discreta scorta alla quale posso attingere per arricchire il sito. E poi tanti amici mettono a disposizione la loro.
Ci sono delle chicche? L’elenco dei documenti presenti nell’Archivio Compagna di Corigliano si può leggere on-line solo su anticabibliotecarossanese.it. Così come il diario del sequestro di Alessandro de Rosis da parte del brigante Palma e poi la storia del Nivureddu di Longobucco e tanto altro ancora. A breve saranno collocati sugli “scaffali” virtuali della Biblioteca i giornali risorgimentali calabresi. Così ogni studioso, ricercatore, da ogni parte del mondo, potrà facilmente consultarli nel web.
Nella Biblioteca virtuale quante persone entrano? In ogni sito resta traccia degli accessi. In anticabibliotecarossanese.it entrano mediamente mille persone al mese, in maggioranza italiani. Dall’estero vi si avvicinano prevalentemente dagli Stati Uniti, Canada, Argentina, Brasile, paesi dove andarono tanti nostri emigranti.
In considerazione della ricchezza e pregevolezza degli elementi presenti nella Biblioteca, la stessa è frequentata dalle scuole del territorio? Non so risponderle, in proposito non ho elementi. Qualche professore mi ha fatto sapere di trovarla utilissima, ma trattasi di casi sporadici che non consentono di rispondere con cognizione di causa.
www.anticabibliotecarossanese.it riceve finanziamenti? Assolutamente no. Rifugge da qualsiasi ipotesi di questa natura. Il sito si regge sul mio lavoro di volontariato e quello dei tanti amici che mettono a disposizione quanto è di interesse e che è nelle loro disponibilità.
Sulla prima pagina del sito, sopra l’immagine di Piazza Steri, è scritto “fare cultura è mettere con altruismo a disposizione di tutti strumenti di arricchimento”. È la filosofia che ispira anticabibliotecarossanese.it ? Sì, certamente. Per tanti fare cultura è salire in cattedra e impartire lezioni. È comprensibile in quanto in una piccola comunità ciò può essere gratificante. Per anticabibliotecarossanese.it invece fare cultura è dare a tutti la possibilità di consultare e visionare direttamente le fonti, fonti semplici, chiare, formandosi così autonomamente le proprie opinioni. E in questa logica io mi sento un umile bibliotecario che mette a disposizione degli altri quanto c’è sugli scaffali e che può essere utile per appagare la propria fame di conoscenza.