CORIGLIANO – I disagi che vivono gli avvocati nel frequentare il Tribunale di Castrovillari, non si discostano, poi così tanto, da quelli vissuti sulla pelle dei dipendenti ed anche degli utenti. Per l’avvocato Raffaella Accroglianò il primo disagio vissuto è “l’aumento del tempo di percorrenza per raggiungere il Tribunale di Castrovillari, in particolare per i colleghi di Cariati, Longobucco, Campana. Si arriva, se pur in orario, e si inizia una vera e propria “caccia al tesoro” per trovare il parcheggio. Si aggiunga a tanto l’enorme disagio per l’avvocato che contemporaneamente è chiamato alla trattazione di processi in sedi diverse dello stesso unico tribunale. Altre gravissime criticità sono legate alla presenza dei testimoni, ed all’iscrizione della causa, che rappresenta l’esempio più significativo dell’inefficienza, del dispendio economico, della paralisi della giustizia che questo accorpamento ha provocato, ad iniziare proprio dal primo atto della tutela giurisdizionale del diritto, la sua invocazione”. Anche i disagi che vivono gli utenti della giustizia, “sono strettamente correlati a quelle degli avvocati, con l’aggiunta, però, di un ingiusto, notevole, pesante aggravio di spesa, in barba al risparmio auspicato dalla riforma con riferimento particolare alle attività di notificazione, sia per il tramite dell’Ufficiale Giudiziario, con rincaro per il cittadino di oltre il 400% sia per posta, come anche una nota dell’Unep di Castrovillari sottolinea. Ciò comporta, un esempio per tutti, il pignoramento presso terzi, che il sacrosanto diritto di tentare di recuperare un credito, in un momento storico nel quale le imprese collassano anche per la mancata riscossione di somme, rischia di essere fortemente compromesso, con comprensibile scelta degli utenti spesso di non proseguire nell’azione, arrecando un gravissimo danno, oltre che disagio, all’utente che invece di avvicinarsi alla giustizia se ne allontana sempre più”.
g.d.p