“Non un documento contro qualcuno ma a favore della crescita della Calabria”. Questo il messaggio chiaro venuto fuori dalla conferenza stampa che si è tenuta presso la sede di Confindustria Reggio Calabria per la presentazione del documento "
Un Patto per la Calabria. Proposte ed azioni per lo sviluppo", sottoscritto da
Unindustria Calabria e le organizzazioni sindacali regionali
Cgil, Cisl e Uil. Attraverso il documento, ricco di proposte ed azioni attuative, si intende concorrere in maniera attiva al disegno delle strategie per lo sviluppo della Calabria. “Non solo contribuendo alla definizione di obiettivi generali – sottoscrivono i protagonisti dell’intesa - ma sottoponendo all'attenzione del Governo regionale interventi specifici, motivati e ben dettagliati, che fanno tesoro delle conoscenze e delle esperienze accumulate”. Azioni capaci, quindi, di produrre risultati in tempi rapidi perché “la velocità di esecuzione e la possibilità di produrre effetti nel breve termine sono precondizioni indispensabili nell’attuale congiuntura. Non interventi casuali e di emergenza, ma azioni in grado di avviare percorsi di sviluppo a valenza strutturale, capaci di durare nel tempo”. Al tavolo della conferenza stampa, moderata dal direttore di Unindustria Calabria Rosario Branda, i vertici regionali delle organizzazioni: il numero uno degli industriali calabresi Natale Mazzuca ed i segretari generali Santo Biondo della Uil, Michele Gravano della Cgil e Paolo Tramonti della Cisl. "Questa regione sta morendo per asfissia" ha tuonato il presidente Mazzuca che ha continuato sottolineando come "occorre evitare a tutti i costi ogni forma di familismo amorale per pensare ad una rivoluzione culturale, con un approccio semplice, rapido e diretto ai nodi da sciogliere, senza rimandare oltre, senza fermarsi solo alle idee ma lavorando su progetti concreti che non hanno bisogno di intermediazioni ma di competenze adeguate e riconosciute. Dalla regione che occupa gli ultimi posti nelle graduatorie economiche del Paese, viene lanciato un “Patto” per lo sviluppo che vale non solo per il territorio ma per tutta l'Italia". Forze di lavoro e delle imprese insieme, dunque, senza rinunciare alle proprie peculiarità ma forti nell'unione, per quello che il segretario generale della Cgil, Michele Gravano, ha definito "un documento sobrio e chiaro nelle proposizioni che fornisce spunti interessanti per iniziative che possono lasciare il segno". Il massimo rappresentante della Cgil ha parlato di intesa vera che si è registrata nelle settimane trascorse ad elaborare il documento, forte delle tante convergenze registrate "perché tutti abbiamo dimostrato di avere a cuore l'interesse della collettività calabrese". "E' una giornata importante per la regione perché si fa quadrato rispetto al metodo ed al merito utilizzati" sottolinea il segretario generale della Cisl Paolo Tramonti. "Gli ultimi dieci anni di economia di questo territorio hanno fatto registrare 70 mila occupati in meno, una tragedia per la Calabria. È mancata la capacità di fare quadrato. È' giusto pretendere che vengano spesi bene i fondi comunitari ma non dobbiamo esser meno vigili rispetto all'impegno ordinario del governo nazionale". Per Tramonti sono quattro le priorità su cui concentrarsi: lavoro, sviluppo, stato sociale e legalità. Il segretario generale della Uil Santo Biondo inizia il suo intervento con una metafora. "Quando l'acqua inizia a mancare il rischio della desertificazione è imminente" dichiara Biondo, sottolineando come sia urgente non mettere troppa carne sul fuoco "perché l’unico risultato potrebbe essere quello di bruciarla tutta". Le scelte strategiche su cui si concentra il documento fanno riferimento ad una serie di azioni articolate afferenti le tematiche dell’opportunità dei fondi delle politiche di coesione, al sistema produttivo, innovazione, ricerca e agenda digitale, ambiente, energia e bioedilizia, giovani e lavoro, qualità della vita ed inclusione sociale, risorse culturali e turismo, sicurezza e legalità. Nel fare sintesi dei lavori della conferenza il direttore Branda parla di "un sasso lanciato nello stagno e di una serie di proposte utili a provare a riconnettere la Calabria al resto del Paese". L'auspicio dei sottoscrittori del "Patto per la Calabria" é che il confronto si allarghi e che il Governo possa sposare la "causa Calabria" come questione nazionale per le opportunità che ne possono derivare in termini di aumento della domanda interna e di creazione di ricchezza. Al termine della conferenza stampa, il documento è stato consegnato al Presidente del Consiglio Regionale Scalzo ed ai capigruppo dei partiti presenti in Consiglio, prima dell’avvio dei lavori della riunione dell’assise regionale. Il presidente della Giunta Regionale Oliverio, che ha avuto modo di apprezzarlo, ha preannunciato un incontro operativo per i prossimi giorni con i promotori dell’intesa.