Ormai è certo:
l’unico Tribunale della Calabria chiuso definitivamente è quello di Rossano. È inutile sperare che la compatrona della città, la
santissima Achiropita, possa fare un miracolo, perché, arrivati al punto in cui siamo, proprio di un miracolo si tratterebbe. In questo momento, in città e in tutto il territorio, si punta il dito sul partito di maggioranza oggi nel paese: il
Pd. Tutti si chiedono come mai quel partito non abbia battuto i pugni, non si sia imposto e non si imponga per fare rispettare un principio di equità e per ridare a questo territorio un vitale presidio di giustizia. Così, la gente mormora, in tanti esprimono la loro avversione per la politica, allontanandosi sempre più da quelle urne che, a novembre, dovranno dire chi governerà la Regione. Negli ambienti del partito di
Renzi, circola un certo nervosismo proprio perché alle
Regionali si lega il discorso del Tribunale, l’impegno che era stato assunto e che, poi, è stato disatteso. Certo, errori ne sono stati commessi, perché non si è stati capaci di dimostrare unità nelle aule parlamentari, nelle commissioni, insomma nella politica di tutti i giorni. Aspettiamoci tempi bui, a meno che non andiamo a lezione dai politici del nostro capoluogo, Cosenza. Lì, il messaggio che passa ogni giorno di più è: divisi sempre, uniti al bisogno. E così non si perde la metropolitana, si eleggono le persone giuste, si è sempre nella stanza dei bottoni, si decide quel che si deve, quando si deve e con chi ha potere di decidere. Praticamente, si governa. Un corso accelerato non farebbe male ai nostri politici, almeno a quelli che di unità proprio non ne vogliono sentire parlare.Anche per evitare queste emorragie che abbiamo subito, come territorio, e che ormai ci hanno lasciato praticamente senza nulla in mano. Chi ha qualche anno in più ricorderà sicuramente il disegno del decentramento amministrativo, il sogno della provincia della Sibaritide, che avrebbe dovuto portare in quest’area questura, prefettura e tutti gli uffici periferici dello Stato. Siamo rimasti, purtroppo, con la bocca aperta. Speriamo solo che non tassino l’ossigeno, altrimenti saranno guai.