Il comune di
Trebisacce, in merito alla
raccolta differenziata, è tra quelli “virtuosi”. A confermare il dato è la certificazione dell’
Arpacal che indica nel 50% la percentuale di differenziata attualmente garantita dalla raccolta. Un dato, però, che sta stretto al sindaco Francesco Mundo che tira in ballo la Regione quale causa del freno posto alla raccolta differenziata e contestualmente all’aumento della spesa per lo smaltimento dei rifiuti solidi urbani. Il motivo è sintetizzabile con l’imposizione della Regione a conferire a Bucita, spesse volte, anche l’umido ottenendo come risultato di abbassare la percentuale della raccolta differenziata ed aumentare il peso dei rifiuti da smaltire e quindi il costo. “Sono comunque soddisfatto – ha dichiarato il sindaco
Francesco Mundo - della percentuale di raccolta differenziata che siamo riusciti ad ottenere. Certo è che possiamo e dobbiamo fare di più. Tant’è che nel capitolato d’appalto sottoscritto tra l’amministrazione comunale e la ditta che si è aggiudicata l’appalto per la raccolta differenziata, c’è l’impegno di quest’ultima a raggiungere, entro la fine del contratto, il 60% di raccolta differenziata”. Se questo non dovesse accadere, ovviamente è prevista una penale a carico della ditta appaltatrice. Tra l’altro, la scadenza del contratto d’appalto è prossima e l’amministrazione comunale dell’avvocato Mundo sta già guardandosi intorno per affidare il delicato servizio, dopo il bando e l’appalto, ad una ditta capace di ottenere ancora di più, in termini di percentuale, dalla differenziata. L’altra faccia della medaglia di un percorso virtuoso, è rappresentato dai cittadini “incivili” che nonostante la disponibilità del comune a raccogliere i rifiuti ingombranti (elettrodomestici, materassi, sanitari e quant’altro) anziché conferirli nell’apposita discarica preferiscono abbandonarli lungo le strade di periferia, contribuendo ad offrire della città una visione di degrado ambientale che non le rende merito. Per eliminare l’inconveniente, premesso che l’opera di sensibilizzazione al rispetto per l’ambiente non ha sortito effetti, quindici volontari della Protezione civile comunale, a seguito della frequenza di un apposito corso, hanno conseguito l’idoneità ad esercitare vigilanza e tutela ambientale; sono l’orgoglio del delegato comunale all’ambiente
Giampaolo Schiumerini che evidenzia la delibera di giunta n° 219/13 con la quale è stato conferito ai 15 volontari il ruolo di “
Ispettori ambientali” con il compito di accertare violazioni amministrative in materia di rifiuti. “Qualsiasi trasgressione – riferiscono Mundo e Schiumerini - sarà sanzionata, per come previsto dall'art. 225 del d.lgs. 152/06 e punito con sanzioni amministrative”. L’attività di prevenzione dai reati ambientali è cominciata e, per quanti amano abbandonare sacchetti di spazzatura e rifiuti ingombranti lungo le strade di periferia, sono iniziati tempi duri con tolleranza zero.