Il vino, la storia, la gente: il Vinitaly a Sibari riconferma il suo appeal
L'evento fuori fiera è tornato con una seconda edizione più ricca e strutturata. Grande affluenza (soprattutto giovanile), un nuovo allestimento e un racconto corale della Calabria che piace e seduce. Unica nota stonata: l'arrivo con la navetta!

SIBARI - Questa sera si concluderà l’evento Vinitaly and City - Calabria Wine e possiamo già affermare che si tratta di un’edizione che ha saputo fare centro. Ma questa seconda edizione, rispetto alla precedente, ha fatto molto di più: ha raccontato, con energia e rinnovato spirito, una regione sorprendente, che sa emozionare e accogliere quanti hanno voglia di scoprirla o riscoprirla.
Tra sorrisi, calici alzati e tanta soddisfazione, il Vinitaly and the City, ospitato dal 18 al 20 luglio nel Parco Archeologico di Sibari, ha confermato il suo appeal tra i visitatori registrando numeri – in termini di presenze – davvero notevoli.
Una manifestazione che ha saputo fare il salto di qualità, diventando un vero e proprio racconto esperienziale, sempre più ricco, articolato e coinvolgente. Giornate di degustazioni ed eventi a tema, durante le quali i produttori calabresi hanno saputo mostrare non solo la qualità delle loro etichette, ma anche la passione, l’identità e l’orgoglio di un territorio che vuole raccontarsi al meglio. L’atmosfera era, come per lo scorso anno, quella delle grandi occasioni: conviviale, rilassata, professionale ma mai fredda. A colpire, in particolare, la partecipazione trasversale del pubblico, con una forte presenza di giovani, segno che il vino, quando incontra la cultura e il paesaggio, diventa un prodotto universale.
Il nuovo allestimento – più funzionale e attento alle esigenze dei visitatori -, il contesto archeologico, l’organizzazione curata hanno restituito un’immagine moderna e suggestiva del territorio, capace di ospitare eventi di alto livello con naturalezza e stile. Vincente, ancora una volta, il connubio con il Parco Archeologico, che ha arricchito l’esperienza rendendola culturale, sensoriale, anche simbolica: il vino come espressione autentica delle radici, da raccontare, gustare e valorizzare. Non solo prodotti, quindi, ma storie, persone, paesaggi e visioni di futuro.
Proprio questo è, infatti, uno degli obiettivi centrali della manifestazione: portare la Calabria nel mondo non solo attraverso il gusto, ma anche tramite una narrazione forte e coerente. E in questo, Vinitaly and the City si è rivelato un modello, un’esperienza completa, elegante ma accessibile, capace di unire tradizione e innovazione.
Doverosa è, però, una nota polemica a margine: raggiungere l’evento, quest’anno, è risultato molto più faticoso del previsto. Lunghe attese e aree congestionate dal traffico hanno reso l’arrivo davvero difficoltoso, un'espereinza degna di un racconto epico. Ma forse anche questo, in fondo, fa parte del folklore e di uno stile proprio calabrese.