Open Day Majorana: all'Alberghiero nascono i professionisti e gli imprenditori di domani
La formazione di queste figure è importantissima, perché dipende principalmente da loro la soddisfazione del cliente e farà girare l’economia circolare dei territori
CORIGLIANO-ROSSANO – «Bisogna sfatare questo mito: dall’istituto professionale alberghiero non escono semplici camerieri, addetti a prendere comande e a servire in caffè e ristoranti, ma professionisti con competenze superiori, gestionali, manageriali ed imprenditoriali. I maître di sala, tra le figure professionali più richieste, giocano un ruolo importantissimo: conoscono più lingue, sanno accogliere con il sorriso l’ospite, conoscono bene il territorio ed il patrimonio distintivo in esso custodito e per questo, suggeriscono, oltre all’esperienza della cucina a Km0, tradizionale e stagionale, la scoperta di itinerari diversi». È questa la visione da promuovere e portare avanti secondo l'istituto Majorana di Corigliano-Rossano.
«L’Alberghiero Majorana di Corigliano – Rossano – sottolinea il dirigente scolastico Saverio Madera ricordando che sabato 8 febbraio si concluderanno gli open day e che fino a lunedì 10 si ci potrà iscrivere all’Alberghiero, anche on line, con il codice CSRA06402A – ha un ulteriore valore aggiunto: perfettamente integrato con l’Istituto Tecnico Agrario è capace di promuovere circolarità e filiera cortissima. Il 70% degli studenti che escono dall’Alberghiero trova lavoro entro un anno dal diploma, con contratti stabili e retribuzioni superiori alla media che variano dalle 2500 ai 3000 euro. Tra le figure più richieste ci sono i maître di sala (1190 assunzioni annue) e gli chef (5000), figure qualificate e competenti, chiamate a coordinare il lavoro di altre professionalità e a sublimare nell’ospite l’esperienza della ristorazione e dell’accoglienza che è quella che fa la differenza nelle motivazioni alla base delle preferenze del viaggiatore per le diverse destinazioni turistiche organizzate».
«Da questo indirizzo escono professionisti ed imprenditori che giocano un ruolo determinante nella reputazione del settore turistico che incide per il 13% nel prodotto interno lordo (PIL) italiano e che rappresenta il 14,9% dell’occupazione totale. La formazione di queste figure è importantissima, perché dipende principalmente da loro la soddisfazione del cliente che tornerà in quel ristorante o in quell’albergo e che soprattutto, attiverà un passaparola positivo tra amici e parenti. In una parola, farà girare l’economia circolare dei territori che così diventano più competitivi attraverso l’accoglienza ricettiva di qualità, in tandem con la valorizzazione della filiera agroalimentare e gastronomica anch’essa di qualità».