Cariati, finanziamenti Ponte Molinello: «Dopo 5 anni solo un prefabbricato e vecchie tabelle»
«Siamo di fronte alla solita amarissima constatazione che i primi nemici dell’ormai insopportabile ritardo dello sviluppo della nostra terra, finiscono per esserlo proprio i nostri stessi corregionali»
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CARIATI - «A distanza di oltre 5 anni dall’annunciato finanziamento di 2 milioni di euro per la messa in sicurezza del Ponte Molinello e altre opere lungo il tracciato interno della SS106 nel comune di Cariati, dai solleciti ripetuti dall’Amministrazione comunale, dai nostri molteplici appelli a vari funzionari Anas, ad oggi l’unico segno concreto che abbiamo visto dell’apertura di un cantiere è questo semplice prefabbricato, un recinto e queste vecchie tabelle». È quanto denuncia in una nota il presidente dell'Odv Capodanno in Paradiso, Antonio Trento.
«Nessuna indicazione (prevista per legge) dei dati pubblici che indichino di che lavori si tratti, inizio, fine, progettisti, direttori dei lavori, ecc. Nessun segno di vita di cantiere da 2 settimane ( operai, mezzi, ecc). Dopo la profonda delusione per aver visto ridotto “l’intervento di messa in sicurezza” alla sola passerella pedonale su un unico lato del ponte molinello, ci saremmo aspettati almeno un immediato inizio dei lavori, ma i segnali che si percepiscono lasciano supporre il contrario».
«Pensavamo - va avanti - che almeno per il doveroso rispetto che dovremmo avere tutti per le troppe vittime di questa sciagurata strada, dessero segnali di concreta e fattiva operosità, ma invece siamo di fronte alla solita amarissima constatazione che i primi nemici dell’ormai insopportabile ritardo dello sviluppo della nostra terra, finiscono per esserlo proprio i nostri stessi corregionali. Tuttavia pensiamo di avere ogni diritto di chiedere all’Impresa incaricata di iniziare, senza altri inutili indugi, i lavori previsti, per rimuovere l’attuale grave situazione di pericolo per i pedoni e per i mezzi; di chiedere all’Amministrazione comunale di vigilare in tal senso in maniera puntuale e rigorosa, sia per quanto riguarda la sicurezza in cantiere che per evitare lunghi disagi alla circolazione».
«Noi non molleremo. Lo dobbiamo ai nostri concittadini che hanno lasciato la vita su questa strada e a tante altre indimenticabili persone che erano parte del nostro futuro così incerto! Lo dobbiamo a chi è rimasto per ricordare che bisogna cambiare direzione, che non possiamo più tollerare nessun ritardo, ma che – al contrario- dobbiamo correre altrimenti la fiducia e la speranza a cui il Presidente Mattarella ci ha spronati all’inizio del nuovo anno, rimarranno solo belle parole. Ma ognuno – quotidianamente - si interroghi prima di lanciare facili pietre in ogni direzione, sorvolando sugli effetti colposi e spesso gravissimi delle proprie reiterate omissioni».