Tre nuovi laureati nel carcere di Co-Ro: l'istruzione come riscatto e restituzione sociale
Grande soddisfazione per gli studenti che hanno conseguito il massimo della votazione e la lode, eventi che danno speranza. La formazione rappresenta per gli studenti ristretti un fattore di evoluzione personale e culturale
CORIGLIANO-ROSSANO - Nell'Istituto Penitenziario di Corigliano-Rossano, nel mese di marzo e in quello corrente di aprile, si sono tenute le sedute di laurea dei tre studenti universitari ristretti F. R., M. R. e A. C.
Il primo, studente del corso di Laurea in Comunicazione Pubblica, Economica e Istituzionale presso l'Unisalento, ha discusso una tesi magistrale su un argomento drammaticamente attuale dal titolo "L'informazione e la comunicazione sulla guerra in Ucraina all'interno di una casa di reclusione italiana: il ruolo della televisione nelle dinamiche relazionali". (Ne abbiamo parlato qui). L'esame di laurea, avvenuto da remoto attesa la distanza chilometrica tra l'Istituto e l'Ateneo, ha visto la partecipazione, oltre che degli operatori e volontari operanti nella struttura, anche dei familiari dello studente, che visibilmente commossi e orgogliosi del traguardo raggiunto dal proprio figlio, hanno potuto condividere con il congiunto questa memorabile giornata.
Parimenti, nelle date del 15 e 17 aprile, la Casa di Reclusione ha ospitato le Commissioni dell'Unical di Rende per lo svolgimento della cerimonia di Laurea rispettivamente degli studenti M.R. e A.C., iscritti al corso di laurea di Filosofia e Storia, che hanno discusso elaborati di tesi dagli argomend quantomai delicati quali quello del Femminicidio e quello, ispirato ad un romanzo del grande autore F. Dostoevskij, dal quale il candidato ha tratto spunti di riflessione sull'esperienza carceraria.
Grande la soddisfazione per gli studenti che hanno conseguito il massimo della votazione e la lode, soddisfazione ampiamente condivisa dal Direttore dell'Istituto, dal Comandante di Reparto e dai Funzionari dell'Area Trattamentale che, nell'ambito del proprio mandato, hanno reso possibile sl raggiungimento della ambita meta.
Anche in dette occasioni, ampia è stata la partecipazione della Comunità esterna, delle associazioni di Volontariato, dei Dirigenti delle istituzioni scolastiche e dei Docenti operanti in Istituto.
Gli eventi hanno inoltre goduto della qualificata partecipazione dei Garanti, Regionale e Provinciale, dei diritti delle persone detenute o private della libertà personale, di esponenti delle FF.00. e della Diocesi di Rossano- Cariati in rappresentanza di S. E. l' Arcivescovo Maurizio Aloise.
Tali eventi, ormai non nuovi nella Casa di Reclusione di Contrada Ciminata Greco, rappresentano un forte segnale di speranza, sia in quanto esempio di riscatto e di restituzione sociale da parte di soggetti in esecuzione pena sia anche quale occasione di riconoscimento della proficua e sinergica collaborazione tra le istituzioni il cui obiettivo primario è il perseguimento del reinserimento sociale dei soggetti ristretti.
Non a caso, l'istruzione, elemento portante della crescita di ogni individuo, assume un significato ancora piu emblematico all'interno di una istituzione complessa quale il carcere, rappresentando per gli studenti ristretti un fattore di evoluzione personale e culturale idoneo a dare senso alla pena, conformando la stessa al principio costituzionale che ne sancisce la finalità rieducativa.