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Il Crati potrebbe esondare alla prossima piena. «Cosa si sta aspettando?» - VIDEO

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CORIGLIANO-ROSSANO - Hanno ancora la voce spezzata mentre raccontano di quella notte. «Nessuno ci ha avvisati. La paura è stata tanta. C'era una puzza tremenda. L'acqua nera era dovunque. Solo per un caso fortuito non si sono registrate vittime».

La comunità di Thurio è ancora scossa per l'esondazione del Crati del 2018 e, cosa ancor più grave, non si sente ancora al sicuro, perchè da sei si anni attende un intervento risolutivo che possa consentirle di vivere e lavorare in tranquillità. Anche di questo parleremo stasera (alle 21 in diretta streaming sui nostri canali social) durante la puntata del talk L'Eco in Direttainsieme a segretario regionale di CGIL Calabria, Angelo Sposato.

Parlare di una possibile esondazione del Crati, mentre si lamenta una stagione senza piogge e gli agricoltori sono in ginocchio per la siccità, potrebbe sembrare anacronistico, ma non è così. «Bisogna pulire il letto del fiume quando è asciutto. Bisogna riparare gli argini quando si è ancora in tempo. Non si deve agire sempre e solo dopo l'emergenza, dopo il disastro. Siamo stanchi di aspettare. Siamo in una situazione di stallo da sei anni».
 
Era stato finanziato nel “Patto per il Sud” un intervento di 8 milioni di euro per la messa in sicurezza degli argini del fiume Crati, su entrambi i lati, ma quei lavori non sono mai partiti e il poco che è stato fatto (qualche masso sull'argine posto in situazioni emergenziali) ormai non serve più, perchè il Crati ha spazzato via anche quello. Il fiume continua incessantemente ad erodere l'argine proprio in direzione di questa contrada di Corigliano-Rossano e la popolazione ha paura.

«Non vivo più nella mia casa. Chi mi assicura che l'acqua non tornerà a distruggere quanto costruito in una intera vita? Tutto il mio bestiame è stato portato via quella notte... chi mi ripagherà dei danni?». Il risarcimento... altro tasto dolente. Il tutto, infatti, potrebbe essere archiviato senza un colpevole, senza che nessuno risarcisca. 

Il progetto dell’intervento afferente il fiume Crati, predisposto dalla Regione Calabria, è stato depositato nel dicenbre del 2022 e prevedeva «la realizzazione di opere longitudinali di difesa per il potenziamento della stabilità e della  protezione idraulica delle esistenti sponde arginali in terra, con materassi reno e/o con calcestruzzo, a protezione del paramento inclinato interno esposto a vulnerabilità idraulica e geotecnica, su sottostante strato di base in manto di Hdpe e geotessuto, nonché ad opere complementari e finitura arginali quali la collocazione di una rete metallica zincata a doppia torsione per prevenzione contro infestazione dalle nutrie, a protezione del paramento inclinato esterno, e uno strato di sottofondo in ghiaia in testa all’argine, onde assicurare le successive operazioni di pulizia, manutenzione e monitoraggio nel tempo. Il progetto individua, dunque, opere per la mitigazione del rischio idrogeologico di un tratto terminale del fiume Crati con riferimento alle aree più densamente popolate, frequentate, di interesse pubblico e maggior rischio idraulico».

A  ottobre del 2023 è stata indetta la gara d'appalto per i lavori di messa in sicurezza... Poi è tornato un assordante silenzio. Un incente finanziamento che resta "chiuso in un cassetto"; lavori mai partiti; danni non risarciti ed è così che assieme alla paura cresce la rabbia: «Hanno tagliato alberi dove non si dovevano tagliare e hanno impedito di tagliarli dove era necessario farlo. Dove scorreva il fiume ora sembra ci sia una foresta e l'acqua ha cambiato direzione avvicinandosi pericolosamente al centro abitato di Thurio. Se non si interviene subito la situazione potrebbe precipitare al primo acquazzone primaverile. Cosa si sta aspettando?»   

Molti sono i punti più critici dove la sponda fluviale è oggetto di continua erosione sia da parte dell'acqua che della fauna. Il rischio di una nuova esondazione è più che concreto. La popolazione è stanca di ascoltare promesse vacue e chiede risposte concrete: «Non ci è stato dato alcun risarcimento... almeno ci venga data la possibilità di vivere e lavorare in sicurezza».

Giusi Grilletta
Autore: Giusi Grilletta

Da sempre impegnata in attività per il prossimo, è curiosa, gentile e sensibile. Laureata in Scienze Umanistiche per la Comunicazione, consegue la magistrale in Teoria e Metodi per la Comunicazione presso l’Università degli Studi di Milano. Consegue una seconda laurea magistrale in Pedagogia per ampliare le sue conoscenze. Ha lavorato presso agenzie di comunicazione (Lenin Montesanto Comunicazione e Lobbing) e editori calabresi (Falco Editore). Si è occupata di elaborare comunicati stampa, gestire pagine social, raccogliere e selezionare articoli per rassegne, correggere bozze e valutare testi inediti. Appassionata di scrittura, partecipa a corsi creativi presso il Giffoni Film Festival e coltiva la sua passione scrivendo ancora oggi racconti (editi Ilfilorosso) che trasforma in audio-racconti pubblicati sul suo canale YouTube. Ama la letteratura, l’arte, il teatro e la cucina.