Ospedale Cariati, in arrivo due nuovi medici cubani ma restano le criticità
Rischio chiusura dell'RSA-medicalizzata, situazione allarmente personale infiermieristico e socio-sanitario. Le Lampare: «ad ogni annuncio dell'azienda sanitaria, dal governo Occhiuto e dai suoi rappresentanti locali segue molte volte il nulla»
CARIATI - In questi giorni il sindacato Nursind è tornato a porre l’attenzione sulle criticità del Personale Infermieristico e Socio-Sanitario e sul rischio Chiusura dell’RSA-Medicalizzata del Presidio ospedaliero del Vittorio Cosentino a Cariati.
E sulla questione interviene Mimmo Formaro del gruppo Le Lampare Bjc, il quale sottolineala criticità della reazione politica a tali problematiche: «ad ogni annuncio dell'azienda sanitaria, dal governo Occhiuto e dai suoi rappresentanti locali segue molte volte il nulla».
«Da questi leggiamo, ad esempio, del nuovo mammografo destinato all’Ospedale Vittorio Cosentino, perennemente "in arrivo" da almeno un anno e probabilmente portato in spalla chissà da dove, visto che ancora non è pervenuto. Inoltre, per quanto riguarda i lavori inerenti alla struttura, alcuni non sono iniziati ed altri sono indietro».
«Considerati i proclami del Presidente Occhiuto nei confronti dei presunti passi avanti sul tema Sanità, ci domandiamo - continua - se sia a conoscenza della situazione della struttura in questione, su cui politicamente si è espresso molto, e che per suo stesso decreto sarà di nuovo ospedale. Chiediamo quindi al Presidente Occhiuto di venire a visitare tale struttura, comunicando la reale tempistica con cui si vuole rendere efficace il decreto. Divulgare la definitiva tabella di marcia al territorio del Basso Jonio Cosentino, dell'Alto Crotonese e della Sila Greca, e a tutti coloro che in questi anni si sono interessati a questa vicenda e alla rivendicazione dei diritti fondamentali, eviterebbe che oltre agli annunci ci siano solo ritardi, tradotti per cittadini e per i lavoratori sanitari, in continui e insostenibili disagi».
«Infine, cogliamo invece positivamente - conclude Mimmo Formaro - l’arrivo nella giornata di ieri di due medici cubani, risorsa da noi sempre promossa, che si aggiungono alle altre due unità già presenti».