Solidarietà, i detenuti di Co-Ro rinunciano al pasto delle feste per destinarlo ai più bisognosi
Questa iniziativa del “pranzo a distanza” è da ritenersi di alto spessore morale se si considera che a “rinunciare per sostenere” sono quei “piccoli del Vangelo” verso i quali siamo chiamati a farci prossimi
CORIGLIANO-ROSSANO - Gesto di solidarietà fraterna da parte dei fratelli detenuti della Casa di Reclusione di Corigliano-Rossano.
Nelle giornate del 24/25/26 dicembre i detenuti del circuito AS3 (Alta Sicurezza) hanno rinunciato al pasto ministeriale loro garantito, cosa che faranno anche il 31 dicembre e il 1 gennaio, e, per il tramite del Cappellano dell’istituto Don Clemente Caruso, hanno destinato i loro alimenti a persone più bisognose, allestendo un pranzo “di comunione a distanza”.
Mediante questa azione caritativa hanno aderito alle attività solidali che l’area educativa dell’istituto favorisce, perché utile al percorso trattamentale dei ristretti. Tale gesto ha trovato una benevola accoglienza da parte del Direttore dott.ssa Maria Luisa Mendicino, del Direttore del penitenziario dott. Luigi Spetrillo e del Comandante di Reparto dott.ssa Elisabetta Ciambriello.
Questa iniziativa del “pranzo a distanza” è da ritenersi di alto spessore morale se si considera che a “rinunciare per sostenere” sono quei “piccoli del Vangelo” verso i quali siamo chiamati a farci prossimi.