La denuncia di un ex lavoratore forestale calabrese. «Il Tfr dopo 40 anni di lavoro mi è stato rubato»
«Il Consorzio di bonifica integrale dello jonio cosentino di Trebisacce non ha mai accantonato la quota spettante per almeno 10 anni»
TREBISACCE- Riceviamo e pubblichiamo la lettera firmata da Giuseppe Petrone, ex lavoratore forestale del Consorzio di Bonifica integrale dello jonio cosentino di Trebisacce.
«Vorrei segnalare questa mia situazione molto deplorevole e sconvolgente. Il Tfr dopo 40 anni di lavoro mi è stato rubato. Il presidente protempore (Blaiotta) del Consorzio di bonifica integrale dello jonio cosentino di Trebisacce non ha mai accantonato la quota spettante del mio Tfr mensile per almeno 10 anni e che la regione Calabria regolarmente versava nelle casse del Consorzio. L’assessorato alla Forestazione pur conoscendo benissimo l’illecito amministrativo restava in un assurdo silenzio. Sono oltre 4 anni che passo da un Tribunale all’altro spendendo migliaia di euro per avere un mio diritto sacrosanto che doveva essere liquidato dopo 2 mesi dal mio pensionamento. Questo Ente attualmente si sta opponendo in tutte le sedi giudiziarie cercando in tutti i modi di non pagare allungando i tempi della giustizia. Il mio legale ha osservato tutti gli step giuridici previsti della legge. Decreto ingiuntivo, pignoramento della somma spettante da parte del Giudice, questo Ente continua a fare opposizione anche contro il pignoramento della somma depositata presso la loro banca. Opposizione che con la seconda udienza il giudice togato ed emette lo svincolo della somma relativa al tfr per il 4 Marzo 2024, a questo punto l’Ente ancora una volta decide di continuare la lotta facendo – reclamo – al verdetto del giudice. Un accanimento che non ha precedenti e che rileva con evidente comportamento di non volermi pagare. Questa mia posizione è uguale ad altri 300 lavoratori che si trovano nelle stesse condizioni da oltre 5 anni. Spero vivamente che potete intervenire per portare all’opinione pubblica questa maledetta situazione. Ringrazio vivamente la redazione che sono certo provvederà a pubblicare questo scritto».