"Creamare": Un Tuffo Virtuale nei Tesori Sommersi del Mediterraneo
Un gruppo di ricercatori dell'Università della Calabria, capeggiato dal professor Fabio Bruno della facoltà di Ingegneria sta affrontando la sfida di salvaguardare e valorizzare il ricco patrimonio culturale subacqueo
ARCAVACATA (RENDE) - Un gruppo di ricercatori dell'Università della Calabria, capeggiato dal professor Fabio Bruno del dipartimento di Ingegneria meccanica, energetica e gestionale, sta affrontando la sfida di salvaguardare e valorizzare il ricco patrimonio culturale subacqueo attraverso un progetto innovativo denominato "Creamare".
L'obiettivo principale di "Creamare" è far emergere i tesori archeologici nascosti sotto il mare, utilizzando un approccio collaborativo tra professionisti del settore creativo e culturale, archeologi, storici ed esperti di informatica. Fabio Bruno, nelle pagine del webmagazine dedicato alla ricerca e all'approfondimento del portale Unical, spiega che il progetto mira a sviluppare applicazioni multimediali che permettano al pubblico di conoscere il patrimonio culturale subacqueo, comprenderne l'importanza e sensibilizzare sulle problematiche ambientali che affliggono il mare.
Il progetto, finanziato dall'Unione Europea attraverso il Programma Creative Europe, è coordinato da 3D Research, spin-off dell'Università della Calabria specializzato in computer grafica, realtà virtuale e aumentata. La collaborazione coinvolge la Soprintendenza Nazionale per il Patrimonio Culturale Subacqueo e l'Università di Cadice in Spagna.
"Creamare" si propone di testare un nuovo modello di co-produzione di prodotti digitali interattivi per valorizzare e divulgare il patrimonio culturale subacqueo. Il progetto si concentra sulla creazione di un videogioco educativo (serious game) destinato al pubblico generale. Questo gioco consentirà agli utenti di esplorare virtualmente nove siti archeologici subacquei nella vasta area del Mediterraneo, accuratamente ricostruiti in 3D, coprendo periodi che vanno dall'ellenismo alla Seconda guerra mondiale.
Attraverso una call specifica, sono state selezionate istituzioni e organizzazioni culturali che avranno l'opportunità di promuovere i propri siti di interesse storico all'interno del videogioco. Tra questi, spiccano il faro di Alessandria d'Egitto e l'antica città romana di Cesarea Marittima.
Il coinvolgimento di artisti e professionisti creativi nella co-progettazione del videogioco promette un'esperienza immersiva e coinvolgente per gli utenti. Il progetto mira a completare il videogioco entro la fine del 2024, offrendo al pubblico una straordinaria opportunità di esplorare e preservare il patrimonio culturale sommerso del Mediterraneo attraverso l'innovazione digitale.