Agroalimentare, l'Agrichef Barbieri racconta la Calabria al "Borgo Divino in Tour"
A Vaccarizzo Albanese Barbieri ha lanciato l'idea di una scuola di formazione sulla valorizzazione culturale ed economica dell’identità agroalimentare, che si possa avvalere della collaborazione del mondo universitario
ALTOMONTE - Grande successo per gli eventi ed appuntamenti che hanno scandito la settimana dell’agrichef Enzo Barbieri chiamato a raccontare ancora una volta, insieme alla sua squadra, attraverso l’esperienza del gusto, le ricette della tradizione e gli ingredienti semplici e a chilometro zero la Calabria. Per lui – come ama ricordare ad ogni occasione - la regione più ricca del mondo.
«Calorosa l’accoglienza - riporta la nota - riservata al Ministro dell’Agricoltura e dello sviluppo rurale dell’Albania Frida Krifca, in Calabria per la 18esima edizione del Concorso dei Vini Arbëreshë ospitato nel salotto diffuso di Vaccarizzo Albanese, madrina al taglio del nastro del Borgo Divino in Tour, evento nazionale promosso dall’associazione I Borghi più belli d’Italia nella Città d’Arte di Altomonte. Un intero week end di degustazioni con centinaia di proposte da tutto il Paese, era stata presentata qualche giorno prima nella Cittadella regionale, a Catanzaro, alla presenza, tra gli altri, dell’assessore regionale all’agricoltura Gianluca Gallo, dal dirigente generale del dipartimento agricoltura, Giacomo Giovinazzo e dallo stesso agrichef Enzo Barbieri. In occasione del taglio del nastro dell’evento dedicato all’universo vino insieme al Ministro dell’Albania e alla delegazione istituzionale e di imprenditori turistici che l’accompagnava, hanno preso parte anche il Prefetto di Cosenza Vittoria Ciaramella ed il Questore Michele Spina».
«A Vaccarizzo Albanese, in occasione della tavola rotonda ospitata nella sala consiliare di Palazzo Marino, raccogliendo l’apprezzamento di tutti, l’agrichef ed Ambasciatore della Calabria Straordinaria ha sottolineato la necessità per la regione di una scuola di formazione e di pensiero sulla valorizzazione culturale ed economica dell’identità agroalimentare, che si possa avvalere della collaborazione del mondo universitario».