Mi 'ndujo condivide la "bussola" della Regione Calabria: cooperazione, innovazione, formazione e comunicazione
Nuove positive sollecitazioni dopo il successo di Villaggio Coldiretti a Cosenza e le esortazioni dell'assessore Gallo. La catena del fast food identitario calabrese continua a mietere successi in tutta Italia
COSENZA – Cooperazione. Innovazione. Formazione. Comunicazione. Ci ha fatto molto piacere ascoltare l’assessore regionale all’agricoltura Gianluca Gallo ribadire, motivare e rinnovare, davanti alla straordinaria platea del Villaggio nazionale Coldiretti ospitato a Cosenza nei giorni scorsi, quelle che egli ha definito le quattro direzioni strategiche, la quattro parole chiave della bussola che la Regione Calabria intende tenere salda nei prossimi anni nell’importante azione di posizionamento distintivo e competitivo dell’agroalimentare calabrese e della capacità esperienziale che esso custodisce nei mercati mondiali.
È quanto dichiara lo staff di Mi‘Ndujo, la rete del primo panino calabrese veloce, territoriale, identitario e di qualità, cogliendo l’occasione oltre che per complimentarsi pubblicamente sia con l’assessore Gallo per lo sforzo che egli sta profondendo, in tutte le occasioni e gli eventi nazionali ed internazionali, nello stimolare sano orgoglio identitario, voglia di impresa e necessità di sinergie ed innovazione per rafforzare il nuovo passo assunto dall’agricoltura di qualità della nostra terra; sia con Coldiretti a tutti i livelli per aver saputo riportare in modo efficace e vincente al centro del dibattito sociale, politico, culturale ed economico i temi dello sviluppo agricolo e della difesa del Made in Italy e della nostra sovranità alimentare.
Cooperazione, innovazione, formazione e comunicazione – continua Mi‘Ndujo – restano anche le chiavi di lettura dell’esatto percorso imprenditoriale avviato qualche anno fa e che, attraverso la condivisione ed il sostegno di quanti ci stanno preferendo e rafforzando in tutt’Italia, vogliamo continuare a portare avanti, con attenzione costante alla qualità delle produzioni agroalimentari dei nostri territori e con prospettive di investimenti ulteriori in Calabria ed in Italia.
Essere consapevoli – aggiungono – che vi è una visione ed un progetto di sviluppo condiviso anche dalla massima istituzione regionale e che il principale messaggio politico con la P maiuscola deve continuare essere quello di stimolare i calabresi, anche e soprattutto a tavola e soprattutto le nuove generazioni, come ha sottolineato lo stesso Procuratore Gratteri, ad essere meno oicofobici e più innamorati e fieri della loro storia, delle loro tradizioni, della loro identità e della loro capacità di cambiare destino, presente e futuro rappresenta – conclude la squadra di Mi ‘Ndujo – il valore aggiunto ed il più pulito incoraggiamento per tutti.
La degustazione a Roma: un successo! Ha fatto registrare il tutto esaurito l’evento degustazione ospitato nei giorni scorsi nello show food di Ponte Milvio, nella Capitale e che ha visto testimonial speciali gli ascoltatori di Radio Radio, nel 1978 la prima talk radio italiana.
Per l’occasione è stata servita una ‘nduja di 5 chili che, accompagnata dal pane, rigorosamente sfornato a vista, ha emozionato i numerosi partecipanti ed estimatori del panino sanizzo, autentica esperienza del gusto con prodotti genuini e a Km0 e fatto venire l’acquolina in bocca a chi era sintonizzato da casa.
Si è lasciata catturare dai sapori del primo panino calabrese veloce, territoriale, identitario e di qualità anche la show girl Antonella Elia, ospite insieme al compagno calabrese e attore Pietro delle Piane di uno dei 9 store MI’NDUJO dislocati tra Roma e Cosenza.
È boom di iscrizioni per la gara da Purpetta – Polpette di carne calabrese con salsiccia stagionata, chi riesce a mangiarne almeno una in più rispetto al proprio concorrente avrà in omaggio un menù da Mi’Ndujo a scelta. I vincitori potranno partecipare ad un torneo stabilito una volta al mese fino a giugno, mese in cui ci sarà la sfida finale. Il campione avrà diritto a 50 panini omaggio a scelta da Mi’ndujo da consumare nell’arco di un anno.