18 ore fa:Behind the Light: terzo e quarto appuntamento tra educazione, cinema e territorio 
12 ore fa:La Rossanese è una storia infinita: battuto il Soriano, ora la finale contro la Paolana
17 ore fa:Sanità Pubblica, Schierarsi: «Mai in piazza con questi soggetti»
13 ore fa:Dopo la gioia per l'elezione del nuovo Pontefice, la Calabria del nord est torna a guardare alla sua realtà
16 ore fa:Sorical annuncia importanti interventi sulla condotta Macrocioli
20 ore fa:Stasi è l'anti-Occhiuto? Il sindaco di Co-Ro catalizza l'attenzione del centro-sinistra calabrese
15 ore fa:Sanità, le Lampare incontrano il Prefetto di Catanzaro per l’Ospedale di Cariati
22 ore fa:Giochi della Matematica, Vincenzo Bevacqua rappresenterà l'Italia alla finale internazionale di Tunisi
19 ore fa:Cassano: disposta la costruzione di un nuovo pozzo nei pressi del “Pozzo Lo Caso”
12 ore fa:Campionati regionali di atletica: per la Corricastrovillari tre ori e un bronzo

Cassano Jonio, abusivismo edilizio: demolito un immobile fatiscente nel centro storico

1 minuti di lettura

CASSANO JONIO - È stato demolito stamane l'immobile pericolante che versava in grave stato di abbandono ubicato in via Vittorio Emanuele a Cassano Centro nei pressi della centralissima piazza Paglialunga. Ne ha dato comunicazione il sindaco Giovanni Papasso.

«Stamattina – si legge nella nota – il primo cittadino si è recato sul posto per seguire personalmente le operazioni di demolizione e di ripristino dello stato dei luoghi arrivate a 25 anni di distanza dalla prima ordinanza datata novembre 1998. D'altronde anche la recente relazione redatta da tecnici e dirigenti comunali era stata impietosa e ben descriveva lo stato in cui versava il manufatto e il possibile pericolo rappresentato per passanti, pedoni e abitazioni vicine.

Complessivamente, infatti, l'immobile si trovava in una situazione di totale abbandono e degrado tali da costituire pericolo per la pubblica incolumità e per le precarie condizioni igienico-sanitarie in quanto era diventato ricettacolo di animali favorendo anche la proliferazione di erbacce infestanti.

Dall'ultimo sopralluogo dell'area urbanistica erano anche emersi chiari segni di cedimenti di parti strutturali: la copertura, ad esempio, formata da travi in ferro e tavelloni poggianti su provvisori pilastrini di mattoni incolonnati a secco, era quasi del tutto distrutta. Così come i muri perimetrali che presentavano dei crolli alle sommità e importanti distacchi dell'intonaco. Anche la porta di ingresso, ormai distaccata dalla muratura, era in condizioni pessime e di precaria stabilità. Risolvere la situazione che s'era venuta a creare, quindi, era divenuto un atto ormai non più prorogabile soprattutto per la questione riguardante la tutela della sanità pubblica visto che il rudere si trova in pieno centro abitato peraltro sulla principale direttrice che conduce nella parte alta del capoluogo».

«Al di là della questione igienico-sanitaria - ha affermato il sindaco Papasso - abbiamo riportato nel solco della legalità e fatto chiarezza su una vicenda amministrativa che risaliva già al lontano novembre del 1998 quando venne emessa la prima ordinanza di demolizione mai eseguita inspiegabilmente senza motivo. Da allora si sono susseguiti ben 18 passaggi burocratici - tutti documentati - e culminati con la demolizione di stamattina. Dopo gli abusi sanati nei mesi scorsi in altre aree del Comune andiamo avanti su questa strada di legalità e tutela della cosa pubblica. Ringrazio per l'impegno profuso l'ufficio tecnico, l'urbanistica, la Polizia locale e l'impresa esecutrice».

 

Rita Rizzuti
Autore: Rita Rizzuti

Nata nel 1994, laureata in Scienze Filosofiche, ho studiato Editoria e Marketing Digitale. Amo leggere e tutto ciò che riguarda la parola e il linguaggio. Le profonde questioni umane mi affascinano e mi tormentano. Difendo sempre le mie idee.