A Co-Ro grande partecipazione al convegno su “L’assetto idrogeologico e le risorse boschive”
L’evento, organizzato dall’Associazione di Protezione Civile “Le Aquile”, ha visto la partecipazione di importanti personalità del territorio. Qui gli interventi
CORIGLIANO-ROSSANO - «Ormai viviamo con la paura di un imminente disastro idrogeologico. Dopo aver devastato il territorio, raso al suolo migliaia di ettari di ulivi, ridotto in cenere sterminate distese di boschi, cementificato selvaggiamente le pianure per fare posto ad informi ammassi di cemento armato, il nostro terrore è che la Natura reagisca violentemente apportando morte e distruzione per il tramite di frane e alluvioni. Ma non è una "punizione divina". Quando accadono tali disastrosi eventi la causa scatenante è quasi sempre dovuta agli uomini, alla loro avidità ed al loro delirio di onnipotenza. Forse siamo ancora in tempo per porre rimedio a questa devastazione, ma dobbiamo fare presto e bene».
Questo il senso dell’interessante convegno che si è tenuto il 10 marzo al Castello Ducale dal titolo “L’assetto idrogeologico e le risorse boschive” organizzato dall’Associazione di Protezione Civile “Le Aquile”.
All’evento hanno partecipato l’Ing. Nilo Domanico, sul tema delle opere idrauliche nel territorio. Correlazione tra dissesto idrogeologico ed assenza di progettualità, sottolineando come «eventi meteorologici non straordinari abbiano effetti devastanti sul territorio poichè il disboscamento, la cementificazione selvaggia, abbiano diminuito drasticamente la capacità dei bacini idrografici di trattenere l’acqua a monte producendo l’effetto drammatico di alluvioni e disastri. Lo stesso volume d’acqua che decenni fa defluiva a valle, con meno potenza e velocità, ai giorni nostri, per i motivi sopra citati, in poche ore giunge nei nostri centri abitati producendo effetti devastanti. Non basta più pulire i torrenti alla foce, ma occorre una progettualità a monte oltre ad una corretta manutenzione delle aree boschive, proteggendole dagli incendi».
È intervenuto anche il Professore Paolo Veltri, già Direttore del Dipartimento di Ingegneria all’Unical, sul tema fra dissesto idrogeologico e siccità, descrivendo in maniera magistrale queste due tematiche cosi’ attuali e pregnanti che stanno attanagliando il nostro Paese.
Molto interessante e sentito l’intervento del Tenente Colonnello del Corpo dei Carabinieri Forestali, Ingegnere Rosati, in prima linea contro gli incendi boschivi in Calabria che ha scavato a fondo sulle cause e sulle ragioni che inducono piromani e incendiari a dare fuoco ad una delle nostre risorse più importanti e preziose, mettendosi 24/7 a disposizione della collettività e quale formatore per le varie associazioni di volontariato presenti sul territorio.
Lo stesso dottore Ernesto Borromeo, organizzatore dell’evento e volontario della Aquile, nel suo passionale intervento ha illustrato il progetto per la difesa e l’utilizzo sostenibile dei nostri boschi, rimarcando l’assenza dell’Amministrazione Comunale, pur invitata da lungo tempo, tramite Pec. La sua passione, la sua tenacia sono un esempio per la nostra comunità.
Molto intenso anche l’intervento del Consigliere Comunale Francesco Madeo che ha illustrato il Progetto le risorse dei boschi, presentato all’attuale Amministrazione Comunale di Corigliano-Rossano.
Appassionato e illuminante l’intervento di Lorenzo Cara, noto a tutti quale profondo conoscitore della nostra terra e Presidente del Club Trekking Corigliano Rossano che da più di 25 anni ha condotto per mano migliaia di visitatori in giro per le nostre colline e le nostre montagne per coglierne le bellezze, valorizzarle e difenderle.
Ha concluso il convegno del direttivo CSV Cosenza – Associazione Anpana