Carenza di personale all'Hospice di Cassano. «Solo due medici a tempo pieno e pochi oss e infermieri»
Papasso ha chiesto al Commissario Graziano di poter organizzare un incontro per queste problematiche e per superare le condizioni di difficoltà e stress a cui il personale operante è sottoposto
CASSANO JONIO - Il sindaco della Città di Cassano Jonio, Gianni Papasso, in una comunicazione destinata al Commissario Straordinario dell’Asp di Cosenza, Antonio Graziano, ha richiesto, constatata la carenza, l’assegnazione di personale in dotazione all’Hospice “San Giuseppe Moscati” di via Pontenuovo.
Nell’istanza, il primo cittadino ha argomentato evidenziando che l’Hospice di Cassano è una struttura di eccellenza per cure palliative, diventata ormai riferimento fondamentale per tante persone affette soprattutto da malattie neoplastiche, che necessitano, in una fase delicata della loro vita, delle massime attenzioni, cure e del più profondo rispetto.
«La mancanza di personale - ha sottolineato Gianni Papasso - è uno dei grandi problemi che affligge la sanità calabrese, tenendo in debita considerazione, soprattutto, che le figure professionali idonee mancano ovunque e che l’Hospice di Cassano, purtroppo, non fa eccezione. Nella struttura sanitaria cassanese - ha riferito - al momento, operano solo due medici a tempo pieno e un terzo part-time a 20 ore settimanali».
«Chiaramente - ha evidenziato il sindaco Papasso al Commissario dell’Asp, Graziano - ciò determina una situazione di disagio che non consente al personale sanitario di lavorare in maniera serena, dovendo spesso effettuare doppi turni».
A quanto rappresentato, Papasso, ha segnalato anche la carenza di Operatori socio sanitari e del personale infermieristico che anch’esso risulta carente e comunque non sufficiente a coprire le turnazioni.
«Cosa, che potrebbe avere - ha sostenuto - conseguenze nell’erogazione di un servizio di cura che, a oggi, grazie allo spirito di collaborazione e di sacrificio del personale operante, risulta ancora essere eccellente, considerato che gli operatori sanitari sono consapevoli di svolgere una vera e propria missione che non si limita al solo offrire prestazioni sanitarie, ma anche di solidarietà e vicinanza civile ai pazienti che già soffrono per la loro condizione di ammalati terminali».
Sulla scorta di quanto esposto, il sindaco Papasso, ha concluso la missiva, chiedendo al Commissario Graziano di poter organizzare celermente un incontro nel corso del quale affrontare le questioni esposte ed evidenziate e anche altre problematiche dl settore, nonché di rivolgere la massima attenzione all’Hospice di Cassano, attivandosi per quanto sia possibile per superare le condizioni di difficoltà e stress a cui il personale operante è sottoposto.