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Anche allo Chef Fabio Cinque il “Premio 5 stelle d’oro della cucina 2022”. I suoi piatti fanno sognare

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MONTALTO UFFUGO - Non solo lo chefa Marco Conforti, di cui vi abbaimo parlato nei giorni scorsi, anche lo chef montaltese Fabio Cinque, il 18 ottobre a Firenze, ha ricevuto il Premio “5 stelle d’oro della cucina 2022” promosso dall’Associazione Italiana cuochi. Assieme a lui sono stati premiati anche altri cuochi chef calabresi, e chef stellati da tutt’Italia. Hanno partecipato e dato patrocinio la regione Toscana e il comune di Firenze, presente anche il presidente della regione Eugenio Giani. 

Il trofeo della cucina viene conferito ai cuochi e chef che annualmente si distinguono per avere contribuito a diffondere la buona cucina nel mondo. Questo premio è molto ambito ed è motivo di vanto e di orgoglio per tutta la categoria! L'evento è stato ospitato nell'auditorium Santa Apollonia, prima però  una passeggiata a Firenze dove hanno sfilato tutti i cuochi, oltre 400, da tutta Italia. Presente anche Gambero Rosso TV che ha trasmesso su Sky. 

Della cucina eccellente dello chef Cinque ne avevamo già parlato quando annunciavamo la sua partecipazione all’evento Rural Food Festival, in programma dall'8 al 12 dicembre 2021 a Castrovillari, durante in quale «realizzerò un piatto mediterraneo e calabrese al sapore di Sicilia. Si tratta dello "Ying e Yang": Tuorlo d'uovo, peperone crusco su un letto di salsa al nero di seppia e granella di pistacchio», ci rivelava lo chef. 

Come si evince dalle parole scritte all'interno del blog del talentuoso chef: «Mi piace cucinare da sempre, sono un autodidatta, ho imparato guardando le mie nonne Laura e Stefania che erano entrambe siciliane. Stavo lì nelle loro cucine ore ed ore ad ammirarle, a carpire qualche piccolo segreto, sempre affascinato dalla loro classe nel trattare gli ingredienti per poi farli diventare regali pietanze che difficilmente potrò dimenticare». 

«La mia “cibosofia” - continua - si propone di leggere in ogni piatto, attraverso l’intreccio di alimenti e spezie, le storie tramandate dalle persone più anziane custodi della tradizione di un luogo che ha tanto da insegnare. La sostenibilità, il territorio, lo "spreco zero" alimentare sono presenti nella mia cucina. Provo a raccontare le storie che vivo valorizzando tutti i momenti semplici».

«L’esperienza che ho vissuto - continua - mi ha lasciato sensazioni belle perché l'AIC è un’associazione fresca e mira ad una realtà interessante, mi sono trovato piuttosto bene e stiamo cercando di creare rete con altre delegazioni regionali (io sono il delegato di Vibo Valencia) per far sì che nasca un circolo virtuoso.

«Il piatto che ho proposto è questo»: Saccottini di semola Senatore Cappelli ripieni di baccalà affumicato e mantecato al profumo di rosmarino, salsa di zucca, cipolla rossa e patate silane cotte a bassa temperatura, pane prezzemolato croccante, pepe rosso, polvere di limone e olio evo

Programmi per il futuro? Sono reduce da una stagione estiva molto (gli ultimi sei mesi) produttiva in Gallura (Sardegna) dove tra le varie esperienze professionali, ho lavorato in un Resort a 5 stelle e poi in un ristorante gourmet molto elegante e prestigioso, al fianco di chef dal calibro internazionale. Per il futuro sto valutando di rimanere in questa meravigliosa terra, a patto che mi dia la possibilità di restare perché visto il periodo storico, è importante poter guadagnare per vivere dignitosamente. Ma ho buone sensazioni».

Associazione italiana cuochi: nata con un’anima forte per il settore dei professionisti della ristorazione. L’Associazione si dedica quotidianamente a valorizzare, migliorare e sostenere cuochi, chef e Junior chef di tutto il mondo. «La nostra missione - si legge sul sito dell’associazione - è quella di unire le idee e gli sforzi comuni di tutti i professionisti con lo scopo di portare a conoscenza l’operato dell’Eccellenza nella cucina, agli occhi di tutti».

Ecco il sito dello Chef Fabio Cinque, dove potrete gustare con gli occhi le sue prelibatezze: https://www.fabiocinque.it/ 

Veronica Gradilone
Autore: Veronica Gradilone

26 anni. Laurea bis in Comunicazione e Tecnologie dell’Informazione. Mi piace raccontare le storie, non mi piace raccontare la mia