La Madonna della Neve festeggiata a Campotenese dalla comunità e dall'Anas
L'evento è stato organizzato dalla comunità residente nell’altopiano moranese, dall'amministrazione De Bartolo e dal parroco, don Yusti John Mkude, in stretta collaborazione con l’Anas-Nucleo di Campotenese
MORANO CALABRO - L’Amministrazione comunale, guidata dal sindaco Nicolò De Bartolo, ha partecipato ieri alla festa in onore della Madonna della Neve, che si tiene ogni anno la prima domenica di agosto, in località Campotenese. Il programma, religioso e civile, predisposto dalla comunità residente nell’altopiano moranese e dal parroco, don Yusti John Mkude, in stretta collaborazione con l’Anas - Nucleo di Campotenese, coordinato dal geometra Pasquale Maradei, ha chiamato a raccolta numerosi fedeli provenienti dai paesi del comprensorio.
Anche quest’anno lo storico appuntamento, a margine del novenario di preparazione, ha visto la successione di diversi momenti. A cominciare dalla vigilia, sabato 6 agosto, spiritualità ed eventi laici si sono alternati e mescolati in un susseguirsi di emozioni intense.
Particolarmente suggestiva la benedizione delle macchine agricole, intorno ai quali gravita la fiorente economia del posto, seguita dalla processione per le contrade limitrofe alla cappella.
Il clou delle manifestazioni, si è raggiunto domenica 7 agosto. Giornata intensa, iniziata con la celebrazione liturgica del mattino e proseguita nel pomeriggio, allorché, un improvviso miglioramento delle condizioni meteo ha consentito che tutto si svolgesse secondo i piani. Popolo, e amministratori si sono recati presso la sede del Nucleo Anas, dove, con una coinvolgente cerimonia, sono stati benedetti i mezzi spazzaneve in dotazione alla sede del Pollino. E’ stato fatto rilevare come il delicato lavoro svolto da tecnici e addetti vari del centro, impegnati nella gestione del tratto autostradale Lauria – Sibari, permetta all’utenza automobilistica di viaggiare in piena sicurezza.
La serata si è conclusa con un piacevole intrattenimento musicale associato alla degustazione di prodotti tipici.
Un esempio di come la pietà popolare, il cui potenziale e l'importanza sono tutt’altro che svaniti, se gestita con sobrietà, sia in grado di rafforzare vincoli di comunione e di condivisione, fattori spesso sottovalutati dalla società contemporanea.
(fonte comunicato stampa)