«Il palazzetto a Sibari si poteva fare con i fondi del Pnrr e non con un mutuo a carico dei cittadini»
Michele Guerrieri (Noi di Centro) fa le pulci al sindaco Papasso messo sotto accusa per la scelta di aver introdotto l'addizionale comunale Irpef
CASSANO JONIO - Non si placa la pomeica a Cassano Jonio dopo la scelta, adottata dal Consiglio comunale con i soli voti della maggioranza, di introdurre l'addizionale comunale Irpef nel bilancio di previsione 2022. Non sono bastati i chiarimenti del sindaco Gianni Papasso dati nel corso della conferenza stampa tenutasi ieri nel palazzo di città (ne abbiamo parlato qui). C'è chi cerca infilzare il coltello nella piaga evidenziando come il Comune avrebbe potuto decidere di fare cassa adottando strategie e strumenti differenti senza vessare ancora di più i cittadini.
A porre dubbi e a manifestare perplessità è ancora una volta Michele Guerrieri di Noi di Centro «Dopo manifesti e conferenze stampa torniamo a dire la nostra senza strumentalizzazioni sulla vicenda della nuova tassa comunale, innalzata ai limiti massimi dello 0,8%. Dopo i canoni enfiteusi agli agricoltori, l’Amministrazione Comunale torna a battere cassa. Non si capisce perché - scrive Guerrieri - nel manifesto si scrive che il 65% dei cassanesi sarebbero evasori di tari e acqua, per poi dire in data odierna che questo dato sarebbe passato quasi al 50%, senza confrontarlo con i dati dei comuni limitrofi, magari con un’analisi curata da un tecnico esterno, terzo».
E poi ancora: «Non si comprende come si riesca ad attaccare il Governo Draghi sui ristori per la pubblica illuminazione, in cui gravano esternalizzazioni voluti dall’Amministrazione, dimenticando che grazie al Governo arriveranno i soldi del Pnrr ai Comuni e che se saputi spendere porteranno nuovi servizi agli enti locali. Mi chiedo perché allora per la mega palestra di Sibari e per gli altri campi da calcio nelle contrade, si è deciso di avviare un mutuo di oltre 1 milione di euro a carico del Comune, e non si è pensato di progettare il palazzetto dello sport e questi altri interventi tramite il Pnrr, su cui anche le spese di progettazione sono rendicontate? Se con la nuova tassa arriveranno circa 700 mila euro, come si farà a colmare un debito di 1 milione e 400 mila euro?»
«Qualcuno vuol far sembrare che il Comune si regga solo sull’Irpef comunale - sottolinea ancora Michele Guerrieri - il che sarebbe davvero grave tra l’altro. D’altronde nessun amministratore comunale ci dice quale taglio sarà fatto per affrontare questa situazione, che per come è stata annunciata non è per niente facile da riequilibrare. Per noi centristi, non andavano messe le mani in tasca ai cittadini in questo momento storico dove le famiglie non arrivano alla metà del mese, soprattutto dopo i rincari dei costi di energia, invece adesso ai cittadini è chiesto di pagare la propria di bolletta rincarata e quella del Comune tramite la nuova irpef comunale».
«Senza volontà di polemizzare - conclude - visto la crisi politica che vive una quasi inesistente classe dirigente di Cassano, che riguarda tutti i colori politici, che i cittadini si siano accorti ormai che fare politica con i milioni di euro del finanziamento syndial è facile, con le risorse proprie dell’ente è più difficile. Infine, auspichiamo ad un cambio di programmazione politico amministrativa in questa città cercando con i nostri comunicati di spronare le forze politiche di maggioranza e di opposizione per un rilancio della città, dunque confidiamo in un cambio di passo e di rotta per il bene della nostra comunità».