11 ore fa:Barbieri sbarca in Turchia ed inaugura la nona settimana della cucina italiana nel mondo
Ieri:Nella Città dell'Olio (inesistente) è iniziata la molitura della leucocarpa
7 ore fa:Cosa si dice nella Calabria del nord-est: una settimana di notizie
15 ore fa:La recensione di Mercogliano al volume di Carlino “La Sila Greca Tra Storia e Feudalità”
5 ore fa:Una comunità attonita: Mandatoriccio attende il ritorno di Francesca
13 ore fa:"Voci in coro" racconta le storie di chi resiste, esiste e resta nella città di Corigliano-Rossano
9 ore fa:Volley femminile: la Pallavolo Rossano esce sconfitta ma a testa alta
12 ore fa:Il Kiwanis club dona un defibrillatore al polo liceale di Rossano
6 ore fa:Castrovillari: nella giornata della colletta alimentare raccolti settemila chili di alimenti
14 ore fa:Guasto al camino: donna ustionata trasferita in ospedale

«Piazza Matteotti non è un abituale luogo di spaccio». Parola di Don Massimo Romano

1 minuti di lettura

TREBISACCE – «Piazza Matteotti non è assolutamente un abituale luogo di spaccio di sostanze stupefacenti». Ad affermarlo, con risolutezza, è Don Massimo Romano, parroco della Parrocchia Madonna della Pietà di Trebisacce che troneggia sulla centralissima piazza cittadina.

«Nei giorni scorsi – ci racconta Don Massimo tantissimi cittadini e fedeli che formano la comunità afferente alla nostra parrocchia, mi hanno manifestato perplessità e stupore per avere letto che la piazza in cui si svolge la nostra quotidianità sia stata definita un luogo abituale di spaccio, solo perché c’è stato l’arresto di un giovane che tra l’altro, come raccontano le cronache e come è a conoscenza dei tantissimi trebisaccesi che l’hanno visto, si spostava in continuazione da un capo all’altro di Trebisacce in bici. Nella piazza noi celebriamo messa nelle giornate primaverili ed estive, organizziamo giochi per bambini, sussistono attività commerciali, e mai mai mai abbiamo riscontrato attività sospette, anche perché ne avremmo dato immediatamente notizia alle forze dell’ordine. Inoltre come è possibile che non si sia  mai registrata in tanti anni nessuna segnalazione o intervento, se si tratta davvero di un luogo abituale di spaccio?».

I dubbi, le perplessità e le domande di Don Massimo non appartengono solo a lui. Negli scorsi giorni sono tante le segnalazioni pervenute da cittadini residenti e da operatori commerciali che vivono e operano nel quartiere dove sorge la piazza e dove è avvenuto l’arresto di M.L. (leggi qui) classe 1983, colto in flagranza del reato di detenzione di sostanza stupefacente ai fini dello spaccio.

Le tante voci di protesta si sono levate come un solo coro, affermando con convinzione che piazza Matteotti non è mai stata caratterizzata, né con singoli episodi, né con continuità, da eventi legati allo spaccio di sostanze stupefacenti, ma che anzi, proprio per la sua luminosità, per la sua centrala cittadina, perla presenza della parrocchia e delle sua attività, oltre che per quella delle realtà commerciali che la animano, può essere considerata come uno dei luoghi più tranquilli di Trebisacce, come testimonia la storia di un luogo in cui sono cresciute giocando, serenamente per strada, decine di generazioni.

Andrea Mazzotta
Autore: Andrea Mazzotta

(Cosenza, 1978) Laureato in giurisprudenza, giornalista pubblicista, appassionato di comunicazione e arte sequenziale, è stato direttore della Biblioteca delle Nuvole di Perugia, direttore editoriale delle Edizioni NPE, coordinatore editoriale per RW-LineaChiara, collaborando con diverse realtà legate al settore dell'editoria per ragazzi. Collabora con il Quotidiano del Sud, Andersen, Lo Spazio Bianco, Fumo di China. E' un fedele narratore delle Cronache della Contea, luogo geografico e concettuale nel quale potenzialmente può succedere di tutto. E non solo potenzialmente.