Torna la Notte dei Licei e il “Garibaldi” di Castrovillari la celebra attraverso il tema del viaggio
Troppo il tempo perso in questi due anni per gli studenti, e il tempo è un valore che, in nessun viaggio, non va mai sprecato
CASTROVILLARI – Un viaggio nella storia, raccontato dagli occhi di generazioni vivaci e promettenti. Torna l’attesa Notte dei Licei Classici che, come sempre, coinvolge anche gli studenti della città del Pollino. Una manifestazione che si è protratta fino a tarda sera, nel corso della quale si sono susseguiti interventi di professionisti e docenti, drammatizzazioni e momenti in musica a cura dei ragazzi e una lectio magistralis del professor Raffaele Perrelli, ordinario di Letteratura Latina presso il Dipartimento di Studi Umanistici dell’Università della Calabria, incentrata sul tema del viaggio a partire dai poemi omerici.
Tra le tante laboriose attività preparate da studenti e insegnanti, anche una mostra didattica visitabile per qualche giorno ancora nella storica sede del Liceo “Garibaldi”, frutto del percorso di alternanza scuola-lavoro dei ragazzi. A contribuire alla bellezza della mostra, anche il prestigio dei più antichi testi custoditi nell’istituto scolastico: libri che risalgono al 1700 e per questo difficilmente visitabili ma che la scuola ha voluto offrire agli ospiti di una notte speciale. Non potevano mancare, però, le opere degli studenti del Liceo Artistico “Alfano” che, attraverso una estasiante mostra figurativa, hanno impreziosito l’evento.
“Il viaggio è un tema complesso e poliedrico – ha detto la dirigente dell’IIS “Da Vinci, Garibaldi, Alfano”, Elisabetta Cataldi – un argomento trasversale e affascinante che ha coinvolto tutti i ragazzi e finalmente tutte le discipline, perché questo evento nasce per celebrare gli studi classici, non meno, però, quelli scientifici”.
“Gli ultimi due anni sono stati pesanti – ha aggiunto la Preside Cataldi - che lasciano dei vuoti e delle fragilità, ma soprattutto lasciano delle conoscenze non sedimentate, perché esse hanno bisogno del confronto con l’altro, con le relazioni che ovviamente è stata ridotta a relazioni a distanza. Rimane il rammarico di non aver potuto offrire ai ragazzi il massimo dell’esperienza scolastica, nonostante abbiamo fatto cose straordinarie anche nel pieno della pandemia. Ai giovani rimane, però, la gioia di riprendere e di accelerare, nella consapevolezza di aver perduto qualcosa e nella speranza che tutti abbiano percepito il valore del tempo, che non va mai sprecato, in nessun viaggio”.