Al Cibus di Parma 22 aziende calabresi raccontano l’identità del territorio: «È una Calabria che riparte»
Orsomarso: «Per internazionalizzare la Calabria serve costruire una reputazione, un marchio nuovo». Un’azione di animazione territoriale che coinvolgerà anche gli studenti di scienze turistiche
CATANZARO - Al Cibus di Parma, in programma fino al 6 maggio, la Regione Calabria porta nella fiera internazionale dell'agroalimentare Made in Italy, 22 aziende chiamate a raccontare le migliori identità alimentari del panorama regionale.
«É una Calabria che riparte e punta sulle eccellenze territoriali – afferma l’assessore al turismo Fausto Orsomarso - per presentarsi agli operatori di settore e rafforzare il marketing territoriale sempre più legato al food & wine come marcatore identitario. Da sempre il marketing del territorio è legato al marketing del prodotto. Per internazionalizzare la Calabria serve costruire una reputazione, un marchio nuovo. Pertanto - rimarca infine Orsomarso - quella che si presenta a Cibus, in continuità all'azione di marketing sotto il brand regionale "Calabria straordinaria" già declinato con successo alla Bit di Milano e al Vinitaly di Verona, è una Calabria che riparte, che si è data una strategia nuova partendo dagli Stati generali del Turismo».
Nel padiglione 8 della fiera, hall dedicata a tutte le istituzioni italiane nei blocchi, F035, F016 e F024, la regione avrà anche una postazione nell’area showcooking di “Calabria Straordinaria” con gli chef Niccolò Ganci e Gianluca Ganci che trasformeranno le prelibatezze regionali in piatti che focalizzeranno l'attenzione sui prodotti delle aziende espositrici. É stata messa in atto una strategia complessiva che coinvolgerà con una azione di animazione territoriale nelle prossime settimane anche gli studenti di scienze turistiche calabresi.
Dopo il Cibus la Calabria sarà protagonista anche al salone nautico di Genova e al Sial di Parigi con investimenti di promozione e racconto delle eccellenze regionali che guardano all'internazionalizzazione come elemento importante della promozione dell'agroalimentare con la volontà di far crescere le percentuali di rappresentanza della Calabria sui mercati esteri.
(Fonte regione.it)