1 ora fa:Sanità, il Pd denuncia: «Liste d'attesa e sistema di prenotazioni fuori controllo»
2 ore fa:Terminata la fase diocesana della causa di beatificazione di don Carlo De Cadorna
15 ore fa:Il Mar Jonio come museo e motore di sviluppo per il turismo culturale sostenibile
3 ore fa:Giovanni Manoccio riconfermato presidente della "Matrangolo"
14 ore fa:Messa in sicurezza SS 106: previsti sopralluoghi nei prossimi giorni
16 ore fa:Carabinieri soccorrono un camionista colpito da malore sulla SS106
15 ore fa:Uno sguardo al futuro, in un video come sarà la SS106 Sibari-Corigliano-Rossano | VIDEO
10 minuti fa:Trebisacce, Aurelio sugli aumenti Tari: «Occorre una visione politica responsabile, vicina ai cittadini»
12 ore fa:Poliziotto della Penitenziaria di Sibari aggredito da un fanatico musulmano
14 ore fa:Family Day Ecoross 2025: un evento per rafforzare i legami aziendali

Agricoltura, in Calabria mancano duemila stagionali. Per Aceto «è colpa anche del reddito di cittadinanza»

1 minuti di lettura

COSENZA - «All’agricoltura calabrese servono almeno duemila lavoratori stagionali per garantire le campagne di raccolta estive e il lavoro ordinario».

È quanto afferma Franco Aceto Presidente di Coldiretti Calabria nel sottolineare che l'arrivo del grande caldo accelera la maturazione nei campi e rende ancora più urgente far fronte alla carenza di manodopera. «In questi giorni – prosegue – oltre ai problemi dovuti al rincari delle materie prime e delle materie energetiche, nelle aziende, gli imprenditori agricoli hanno difficoltà nel trovare la manodopera da impiegare nei diversi settori produttivi: orto-frutta, zootecnia, agriturismo, ecc.».

«Due – spiega - sono le problematiche con le quali gli imprenditori agricoli, ma anche credo quelli turistici sono costretti a fare i conti. La prima è, la lentezza con cui avviene il rilascio dei nulla osta necessari per consentire ai lavoratori extracomunitari, ammessi all'ingresso con il decreto flussi, di poter arrivare per lavorare nelle imprese agricole e poi il "reddito di cittadinanza" che senza volerlo demonizzare, in principio poteva essere sacrosanto, ma poi il problema si è verificato per come è stato messo in pratica senza pensare agli effetti che nel tempo avrebbe prodotto».

«È necessaria una modifica alla legge, affinché si consenta di poter svolgere lavori stagionali e/o occasionali a tutti i percettori di sussidi sociali, conservando, per questi, il diritto al sussidio per il periodo in cui non lavora. Ciò consentirebbe un graduale inserimento nel modo del lavoro e un risparmio da parte dello stato per il periodo in cui il percettore di sussidio viene impiegato. Su tale argomento debbo rilevare che vi è stata una mancanza di visione sulle politiche del lavoro. Sottolineo altresì, che la presenza di lavoratori stranieri è diventata strutturale nell'agricoltura dove un prodotto agricolo su quattro viene raccolto da mani straniere. Sono lavoratori dipendenti a tempo determinato che arrivano dall'estero e che ogni anno attraversano il confine per un lavoro stagionale per poi tornare nel proprio Paese, spesso stabilendo delle durature relazioni professionali oltre che di amicizia con gli imprenditori agricoli».

«Con strumenti concordati con i sindacati - aggiunge - riducendo la burocrazia occorre poi anche consentire anche a studenti e pensionati italiani di poter collaborare temporaneamente alle attività nei campi. È una denuncia forte quella che faccio - conclude Aceto – ma l'agricoltura fa i conti con i ritmi stagionali e non può essere soggetta a lacci e lacciuoli che ne minano produzione e competitività».

Redazione Eco dello Jonio
Autore: Redazione Eco dello Jonio

Ecodellojonio.it è un giornale on-line calabrese con sede a Corigliano-Rossano (Cs) appartenente al Gruppo editoriale Jonico e diretto da Marco Lefosse. La testata trova la sua genesi nel 2014 e nasce come settimanale free press. Negli anni a seguire muta spirito e carattere. L’Eco diventa più dinamico, si attesta come web journal, rimanendo ad oggi il punto di riferimento per le notizie della Sibaritide-Pollino.