Il meteo negli ultimi giorni della settimana santa: un po' di freddo ma niente di allarmante
Tra antiche liturgie di Pasqua e Pasquetta, è d'obbligo chiedersi che tempo farà ora che siamo liberi dall'emergenza pandemica, in un territorio che offre tutto il meglio per pregare ma anche per festeggiare la rinascita
CORIGLIANO-ROSSANO – Da oggi, con la fine della settimana santa alle porte, molte persone saranno indaffarate ad organizzare la Pasqua, solitamente festeggiata in famiglia e la Pasquetta, quel lunedì in cui le scampagnate sono d’obbligo o comunque le cosiddette “mangiate” senza sosta, che durano all’infinito. Tradotto dal calabrese, si comincia dalla colazione, passando per il pranzo e finendo alla cena, un continuo mangiare, bere del buon vino e liquori tipici del nostro territorio, tutto contornato da giochi, musica, balli.
Per i calabresi, compagnoni e sempre gioiosi a tavola, quella buona si sa, è anche molto importante la liturgia pasquale. Qualunque sia il credo di appartenenza, abbiamo visto sulle pagine dell’Eco dello Jonio come varia la mappa religiosa qui nel nostro territorio, tra confessioni e rituali peculiari di ogni centro abitato, da giovedì sera, con l’apertura e la visita dei cosiddetti “subburghi”, arrivando alle prime ore del venerdì Santo con le processioni, sino all’Annunciazione, i borghi si riempiono di fedeli.
Ci chiediamo che tempo ci sarà e le notizie sembrano buone, per la giornata di venerdì le temperature si abbasseranno di poco, a causa della tramontana proveniente dal Nord Europa, qualche nuvola, ma tutto sommato, niente di catastrofico. Per Pasqua e Pasquetta invece, caldo sulla Calabria tirrenica, un po' meno su quella Jonica.
Ma se buon sangue non mente, i calabresi non si fermeranno davanti ad un po' di freddo e qualche goccia di pioggia, soprattutto ora che lo stato di emergenza pandemico è decaduto.
Rituali religiosi di ogni ordine e grado, rappresentano anche la gratitudine per chi ha fede, di aver superato un periodo che a livello mondiale, ha registrato milioni di vittime. Per ciò che riguarda il lato goliardico il principio è lo stesso, un modo di celebrare il ritorno alla libertà.