Treni, più coincidenze per collegare Sibari a Co-Ro... che rimane ancora senza elettrificazione
Tante le proposte delle associazioni e comitati per una Calabria più connessa chiudendo «i buchi” esistenti nell’offerta ferroviaria AV/IC/ICN calabrese». Anche per Cosenza «ad oggi non servita da treni a lunga percorrenza, richiesta una fermata»
CALABRIA - Ritorniamo sulla questione trasporti: qualche giorno fa avevamo parlato in questo articolo , dei nuovi collegamenti richiesti per la Calabria e le regioni Basilicata, Puglia, Sicilia e Campania.
Proprio l'associazione Ferrovie in Calabria, assieme all'Unione delle Associazioni della Riviera dei Cedri e del Pollino, del comitato per la Provincia della Magna Grecia e dell’Associazione Svimar, ha inviato alcune proposte alla Divisione Long Haul di Trenitalia, al Ministero delle infrastrutture e della mobilità sostenibile ed a Italo-Nuovo trasporto viaggiatori.
Ecco quanto nuovamente ha scritto e ribadito, Roberto Galati di "Ferrovie in Calabria" in una pubblicazione sul portale dell'Associazione: «Il trend avviato già oltre dieci anni fa con la nascita della rete alta velocità/alta capacità in Italia, si può definire ormai consolidato e con prospettive di crescita ancora inimmaginabili: non si tratta solo di eco-sostenibilità, ma complice la pandemia e soprattutto il caro carburanti di questi mesi, il treno rappresenta sempre di più il mezzo di trasporto maggiormente preferito per gli spostamenti sia di breve che di lunga percorrenza».
«La Calabria, nonostante le ancora numerose carenze infrastrutturali a livello ferroviario - specie sul versante Jonico -, non fa eccezione: dopo la svolta storica di due anni fa, con l’avvio dei primi servizi Frecciarossa e Italo tra Torino, Milano, Venezia e Reggio Calabria, che hanno di fatto risolto in buona parte l’atavica carenza di servizi ferroviari a lunga percorrenza tra la Calabria (per lo meno quella Tirrenica) ed il nord Italia, oggi risulta necessario andare a chiudere gli ultimi “buchi” esistenti nell’offerta ferroviaria AV/IC/ICN calabrese».
Ecco i collegamenti che sono stati richiesti: «Collegamento Intercity fra Bari Centrale e Palermo via Sibari/Paola/Lamezia Terme Centrale. Ad oggi risulta pressochè impossibile raggiungere in treno la Puglia dalla Sicilia, e viceversa. Questo servizio andrebbe inoltre a migliorare ulteriormente l’offerta ferroviaria tra Calabria e Sicilia e tra Calabria e Puglia».
«Frecciarossa estivo Torino/Milano-Reggio Calabria via Adriatica/Sibari/Paola (in prolungamento di una corsa esistente ed attualmente attestata nel Capoluogo pugliese), istituendo una inedita relazione tra la Calabria e le principali città servite dal corridoio Adriatico (Foggia, Pescara, Ancona, Rimini); Frecciargento diretto fra Reggio Calabria e Genova (unificando delle corse già esistenti). Ad oggi non esistono collegamenti diurni diretti tra la Calabria e la Liguria».
«La particolarità delle prime due proposte ha riguardato la predisposizione di una fermata a Cosenza, ad oggi non servita da treni a lunga percorrenza. Inoltre, tramite servizi in coincidenza a Sibari, si garantirebbero le connessioni con le città di Corigliano-Rossano e Crotone, ancora non servite da una linea ferroviaria elettrificata. Infine, la predisposizione a Paola di coincidenza con i regionali dall’alto Tirreno ed a Rosarno con i bus da/per la Lucide».
«Il vantaggio più innovativo sarebbe quello di collegare fra di loro grandi città del sud quali Bari, Messina, Catania e Palermo, capillarizzando, con i servizi in coincidenza, l’Arco Jonico e la Riviera dei Cedri. Contestualmente é stata inviata una missiva ad Italo-NTV per chiedere, sulla scia di quanto avvenuto con l’istituzione del Frecciargento Sibari-Bolzano, la creazione di un nuovo collegamento AV Sibari-Milano/Torino».
«In questa caso é stato suggerito di sacrificare la sosta a Napoli Centrale, già oppurtunamente servita, a favore di quelle di Cosenza e Battipaglia. Prevedendo, inoltre, un collegamento in coincidenza da e per Crotone, il proposto servizio potrebbe soddisfare le esigenze di mobilità dei tre grossi ambiti demografici dell’Arco Jonico, della Valle Crati e del Golfo di Policastro. L’auspicio è che tali proposte possano essere prese in considerazione già con l’entrata in vigore del prossimo orario estivo».
(Fonte associazione ferrovie in Calabria, fonte foto centropagina)