Un piano per le demenze, da Cassano Jonio parte un appello rivolto al presidente Occhiuto
il portavoce dell'associazione amici "Alzheimer nel cuore" Francesco Garofalo: «Non serve assistenzialismo ma una inversione a 360° nel campo dell'assistenza domiciliare integrata, per rafforzare la rete di sostegno»
CASSANO JONIO - In una lettera inviata al presidente della Regione Calabria, Roberto Occhiuto, il portavoce dell'associazione amici "Alzheimer nel cuore", di Cassano Jonio, Francesco Garofalo, ha chiesto l'attuazione del piano per le demenze.
«L’anno che si accince a concludersi è stato difficile e doloroso - evidenzia nella missiva -, l’emergenza sanitaria che ha colpito il mondo intero ha messo ancora più in luce la necessità di tutelare i diritti dei cittadini più fragili, tra cui le persone con demenza. Chi assiste un familiare ha vissuto mesi drammatici, come confermano i dati pubblicati in uno studio dell’Alzheimer’s Disease International, che ha analizzato l’impatto del Covid-19 su pazienti con demenza in nove Paesi, ben 1 su 5 decessi dovuti a questa malattia riguardano persone con demenza».
«Dietro ad ogni singolo numero - si legge ancora nella missiva - ci sono persone, madri, padri, nonni: è per loro che dobbiamo analizzare quanto è successo, per affrontare -rimarca Garofalo -, il futuro con maggiore consapevolezza ed evitare che accada di nuovo. Accanto agli aspetti più dolorosi c’è però anche una buona notizia, arrivata proprio alla fine del 2020, che noi tutti aspettavamo da anni: l’approvazione del finanziamento del Piano Nazionale Demenze. Siamo consapevoli che il finanziamento del Piano Nazionale non sia un punto di arrivo ma l’inizio di un percorso che prevede un grande lavoro nell’individuazione della modalità corretta di ripartizione delle risorse economiche, ma è innegabile che un passo importante sia stato fatto e per questo dobbiamo essere tutti impegnati - ha concluso -, affinchè i finanziamenti vengano utilizzate per dare anche in Calabria, piena attuazione al piano per le demenze, così di pianificare nuovi interventi a supporto delle persone con demenza e ai loro familiari. Non più una logica puramente assistenzialistica, ma una inversione a 360° nel campo dell'assistenza domiciliare integrata, per rafforzare la rete di sostegno in questo delicato settore».