Diventano Operatori Socio Sanitari tutti gli ausiliari Asp riqualificati, «una vittoria per i lavoratori»
Casciaro (Cgil): «Ci siamo battuti per vedere riconosciuto tale diritto, che è maturato dopo anni di sacrifici. Ben 223 lavoratori, retribuiti come Ausiliari ma utilizzati da OSS, sono stati riqualificati»
COSENZA - «Ha prodotto risultati positivi l’incontro tenuto lo scorso 24 novembre con l’Azienda Sanitaria Provinciale di Cosenza. Intanto abbiamo sbloccato una nuova fascia economica, che consentirà a tutto il Personale dell’Azienda di vedersi riconosciuta una progressione orizzontale, andando a completare le attribuzioni di fascia già avvenute sia nel 2019 che nel 2020. Allo stesso modo, abbiamo sbloccato il pagamento delle indennità per i Vaccinatori, ferme da mesi. Ma il risultato più significativo lo abbiamo ottenuto con l’accordo sulla ricontrattualizzazione di tutti i restanti Ausiliari, già riqualificati in Operatori Socio Sanitari (OSS): si tratta di circa 100 Ausiliari, risultati idonei al concorso interno per OSS, per i quali l’ASP provvederà alla sottoscrizione del nuovo contratto di lavoro, stavolta a tempo pieno e nella nuova categoria di Operatore Socio-Sanitario».
È quanto annuncia Vincenzo Casciaro, segretario generale della Fp Cgil Comprensorio Pollino Sibaritide Tirreno che così continua: «Forse è questo il dato più importante: dopo anni di lavoro part time, retribuiti come Ausiliari ma utilizzati da OSS, ben 223 Lavoratori sono stati riqualificati. I primi 120 hanno già sottoscritto il nuovo contratto di lavoro; restano ora gli ultimi 100, per i quali finalmente abbiamo definito l’accordo che sancisce anche per loro la soluzione più dignitosa».
«Da mesi – spiega - la FP CGIL sosteneva la necessità di giungere a questa soluzione, in grado di soddisfare le aspettative di tutti i 223 Lavoratori riqualificati. È, questa, una vittoria della Fp Cgil, ma anche una vittoria per i Lavoratori. Per la Fp Cgil comprensoriale, infatti, è necessario che nel Pubblico Impiego venga qualificato il Personale, sulla base delle competenze acquisite, poiché ciò significa anche qualificare la Pubblica Amministrazione. Per questo, ci siamo battuti per vedere riconosciuto tale diritto, che è maturato dopo anni di sacrifici. Perciò, quando abbiamo deciso di sostenere questa battaglia, lo abbiamo fatto con il solo intendimento di riqualificare tutti, e di trasformare a tempo pieno il loro rapporto di lavoro part time. Il tempo e la perseveranza ci hanno dato ragione. Il nostro riconoscimento va anche alla Parte Pubblica, rappresentata, nell’incontro del 24 novembre scorso, dal Direttore Amministrativo dell’ASP dottor Francesco Marchitelli e dal Direttore Affari Generali dottor Remigio Magnelli, i quali hanno condiviso la nostra impostazione, dando seguito all’accordo».
«Con questo accordo, infine, abbiamo dato anche piena attuazione al Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro, nella parte in cui promuove e rafforza il riconoscimento delle professionalità, a conferma dell’alto valore sociale del CCNL. Nell’accordo con l’Azienda, infine, abbiamo altresì chiesto che al restante Personale ancora part time, dovrà essere riconosciuto il rapporto di lavoro a tempo pieno: si tratta di pochi Lavoratori, che però svolgono attività importanti per l’Azienda stessa. Anche per loro, l’intesa è vicina» conclude.