Porto di Corigliano-Rossano, Cgil: «È tempo di trasformare le opportunità in reali fattori di sviluppo»
Il sindacato: «Necessari l'attivazione del cantiere navale alaggio e varo; il collegamento ferroviario diretto dedicato; l'istituzione della “piattaforma del freddo” per la movimentazione delle produzioni del settore agroalimentare»
CORIGLIANO-ROSSANO - «La realizzazione della banchina crocieristica, rappresenta per il Porto di Corigliano Rossano una tappa importante verso un effettivo adeguamento tecnico-funzionale e operativo, che noi riteniamo fondamentale per poter rendere lo scalo marittimo ionico un concreto fattore di rilancio dello sviluppo per le attività commerciali, turistiche e produttive per la città di Corigliano Rossano, per la Sibaritide e per tutta la Calabria».
È quanto affermano in una nota stampa congiunta Michele Tempo, segretario generale della Filt Cgil Pollino-Sibaritide-Tirreno e Giuseppe Guido segretario generale della Cgil Pollino-Sibaritide-Tirreno.
«Abbiamo sempre sostenuto infatti, - continuano - come una moderna ed efficiente rete portuale regionale possa essere funzionale alle esigenze della mobilità delle merci e delle persone, adeguata a un moderno sistema di trasporti e di infrastrutture, che colleghi adeguatamente la Calabria al resto del Paese e del Continente, contestualmente ad un effettivo ammodernamento della SS 106 ionica e della rete ferroviaria regionale e ionica in particolare. Il progetto presentato al riguardo dall'Autorità di Sistema Portuale assume infatti particolare interesse perché prevede, oltre ai conseguenti adeguamenti della stazione marittima, anche la realizzazione di una banchina dedicata alle navi Ro/Ro (Roll-on/Roll-off), ovvero a caricazione orizzontale o rotabile, cioè le navi traghetto per il trasporto con modalità di imbarco e sbarco di veicoli gommati, consentendo possibilità di sviluppo dei traffici lungo le direttrici del Maghreb e della Turchia, della Siria, dei Balcani e del Mar Nero».
«Dal nostro versante, come Filt Cgil e Cgil comprensoriali, - spiegano - ci siamo sempre mossi sollecitando la massima collaborazione e sinergia da parte delle Istituzioni e degli stakeholders, con iniziative, confronti e proposte di merito a partire dal 17 aprile 2019 fino alla manifestazione del 27 aprile u.s. (Porto di Corigliano Rossano: IL FUTURO), nel corso delle quali abbiamo chiamato a sostenere le opportunità di prospettiva rappresentate dallo scalo marittimo ionico, oltre ai massimi livelli della Filt regionale e nazionale e della Cgil regionale, i rappresentanti della deputazione calabrese di Camera e Senato, l'Autorità Portuale, la Capitaneria di Porto, i rappresentanti delle corporazioni dei Piloti marittimi e portuali, Camera di Commercio di Cosenza e Union Camere Calabria, i Sindaci del territorio, oltre all'Amministrazione Comunale di Corigliano-Rossano».
«A questo punto – aggiungono - bisogna però essere capaci di dare una svolta per poter dare pratica realizzazione ai progetti in campo trasformando le opportunità in concreti e reali fattori di sviluppo per il nostro territorio: riteniamo quindi utile e di estrema importanza la ripresa di un necessario e proficuo dialogo interistituzionale fra l'Autorità di Sistema Portuale e l'Amministrazione Comunale di Corigliano-Rossano, che, senza precludere alcuna possibilità di implementazioni e perfezionamenti progettuali o di future modifiche migliorative rispetto all'assetto strutturale del Porto di Schiavonea, consenta a questo nostro scalo marittimo di poter fare qual salto di qualità in termini di capacità operativa per il quale ci siamo impegnati e ci siamo spesi, ponendo la questione all'attenzione di cittadini ed Istituzioni».
«Inoltre, considerando prossima la consegna dei lavori per l'installazione delle colonnine multi servizi per la locale marineria e per l'impianto di illuminazione nel tratto della SS 106 ionica che conduce al Porto, riteniamo ancora una volta importante sottolineare che, per completare il quadro, sarebbero a nostro avviso ancora necessari: l'attivazione del cantiere navale alaggio e varo; la realizzazione del collegamento ferroviario diretto dedicato; l'istituzione della “piattaforma del freddo” dedicata alla movimentazione delle produzioni del settore agroalimentare» concludono.