Nasce una nuova De.C.o. calabrese: il manicotto di Mandatoriccio
Si sono concluse le attività di riconoscimento della Denominazione Comunale di Origine di questo dolce tipico che da generazioni si realizza nel comune della Sila Greca cosentina
MANDATORICCIO – È stata approvata l’iscrizione nel registro comunale De.C.O. di un dolce tipico che si realizza in questo comune della Sila Greca cosentina da generazioni: il Manicotto di Mandatoriccio. Si sono concluse le attività di riconoscimento della Denominazione Comunale di Origine (De.C.O.) per il Manicotto, dolce della tradizione mandatoriccese.
Oltre ai famosi crustuli (più conosciuti in Calabria come grispelle, grispedde, zeppole o cullurialli) alla sardella, a salsicce e soppressate, ai formaggi come la ricotta ‘salata’, Mandatoriccio conserva da decenni l’artigianalità del Manicotto. “Istituire un registro De.C.O. e inserire come primo prodotto il Manicotto è l’inizio di una importante promozione e valorizzazione del territorio” spiega il Sindaco di Mandatoriccio Dario Cornicello “Dopo quasi due anni passati in emergenza durante i quali siamo stati impossibilitati a lavorare su questo fronte, oggi cerchiamo di far ripartire il nostro piccolo centro con nuove iniziative culturali.
E partiamo proprio con il Manicotto, dolce tradizionale la cui ricetta si tramanda di generazione in generazione e che per la sua unicità merita un posto d’onore in mezzo alle altre prelibatezze gastronomiche del circondario”. Il Manicotto per la sua caratteristica forma richiama quell’accessorio di origine nordica in cui si infilano le mani per ripararle dal freddo e che fa la sua apparizione nella seconda metà del XV secolo, ma a Mandatoriccio ‘manicotto’ vuol dire che ‘viene avvolto nelle mani’ e poi fritto.
E’ un dolce tipico del Natale ma si prepara ormai in molte altre occasioni soprattutto per matrimoni ed eventi in cui si festeggia qualcosa (nascite, lauree, etc). Il Manicotto è un lievitato a base di farina (70% tipo 00 e 30% di semola), uova, acqua, olio, vermouth (o vino bianco dolce), cannella, chiodi di garofano e la peculiare lavatina, ovvero il lievito madre. Bisogna impastare la farina con il lievito e l’acqua aggiungendo le uova a seconda della quantità desiderata assieme ad olio, vermouth e cannella fino ad ottenere una pasta compatta.
Ultimata la lievitazione, si preparano dei filoncini di pasta da tagliare successivamente a strisce. Le strisce singole vengono chiuse avvolgendole attorno alla mano e si dà loro la forma, passandoli infine sul lato di un cestino, così da imprimerci sopra il segno delle canne. Preparato l’olio lo si porta ad ebollizione e si frigge; per non far perdere al Manicotto la caratteristica forma, deve essere immediatamente girato con uno spiedo di legno appuntito o fatto con una canna. Quando il Manicotto sarà dorato e galleggerà sarà pronto. Può essere mangiato così o passato nello zucchero e cannella. “Il lavoro per il riconoscimento e l’iscrizione all’albo della De.C.O. ‘Manicotto di Mandatoriccio’ è partito prima del lockdown e dell’emergenza sanitaria” prosegue l’assessore comunale Saverio Verrina che ha seguito il progetto, “per cui si è reso necessario concludere questo processo nel più breve tempo possibile.
Oggi, grazie a finanziamenti regionali, abbiamo potuto realizzare ‘La Festa del Manicotto’, un evento che ci permetterà di far conoscere il Manicotto al di là dei confini comunali e far incuriosire le persone che vorranno venire qui ad assaggiarlo. Sarà per Mandatoriccio un elemento di promozione per lo sviluppo di un turismo enogastronomico e di prossimità”. Il progetto è stato idealizzato e sviluppato da Giulia Cosenza, blogger e sommelier de Il calice di Ebe (ilcalicediebe.com) e dalla sua omonima associazione che ha puntato i riflettori sul Manicotto pubblicando un articolo e poi un video sul suo sito.
«Dare un valore culturale al cibo è fondamentale perché noi siamo ciò che mangiamo; in Calabria ogni luogo possiede tesori culinari che hanno radici profonde e che si intrecciano con la nostra storia» sostiene Giulia Cosenza.
«Dare al Manicotto una Denominazione Comunale di Origine vuol dire riconoscere l’importanza di un prodotto che fa parte di una memoria storica indissolubilmente legata al passato e che è necessario salvaguardare affinchè le nuove generazioni non rischino di perdere questo grande patrimonio».
Riguardo il Manicotto di Mandatoriccio non si riescono a trovare notizie certe che possano spiegare la sua tradizione; è sicuramente un dolce che fa parte della cultura gastronomica del paese da moltissimi anni. L’amministrazione comunale di Mandatoriccio si impegna da questo momento in poi alla promozione e la valorizzazione di questo prodotto De.C.O. che nei prossimi anni ci si augura diventi veicolo di sviluppo turistico locale.
Il primo appuntamento è Sabato 28 e Domenica 29 agosto 2021 a Mandatoriccio per la "Festa del Manicotto", un evento finanziato dalla Regione Calabria e dal Comune di Mandatoriccio, che dopo il convegno di apertura sarà all’insegna di laboratori esperienziali e degustazioni, il momento giusto per scoprire l’ennesima prelibatezza del panorama enogastronomico calabrese.