La secca di Amendolara pronta a diventare un'acquario naturale in mare aperto
Ieri mattina nella cittadina ionica è stato presentato il Piano di Gestione del particolare atollo ionico. All'iniziativa, insieme al sindaco Ciminelli e al direttore della Stazione Zoologica, Silvio Greco, anche l'assessore regionale Orsomarso
AMEDOLARA - È stato introdotto giovedì 19 agosto, presso il Lido Ogigia - Diving Center ad Amendolara Marina, il Piano di Gestione della Secca, atollo sommerso custode di un patrimonio di biodiversità marina di inestimabile valore, situato a circa 12 miglia dalla costa ad una profondità di 20 metri sotto il livello del mare.
La bozza del Piano di Gestione, ora sul tavolo del MInistero della Transizione Ecologica, sarà approvata nelle prossime settimane per poi poter essere presentata nella sua versione definitiva entro la fine di settembre prossimo presso la Stazione Zoologica "Anton Dohrn" di Amendolara che sostiene il Comune, negli aspetti puramente scientifici, per la realizzazione del Piano stesso.
Durante l'incontro - che ha visto la partecipazione di cittadini, turisti e operatori del settore marino - sono intervenuti il sindaco Antonello Ciminelli, il direttore della Stazione Zoologica Silvio Greco e l'assessore al Lavoro e Turismo della Regione Calabria Fausto Orsomarso.
Presente la Capitaneria di Porto di Corigliano Calabro e la Stazione dei Carabinieri di Roseto Capo Spulico. «Oggi è un giorno di festa per il nostro mare - ha detto il sindaco Ciminelli - . Il coronamento di un percorso che ci ha visti protagonisti in una serie di politiche di tutela, salvaguardia e rilancio del comparto marino, fermamente convinti che si tratti di un importantissimo volano di sviluppo per Amendolara e per il comprensorio. Al centro di questo progetto - ha specificato Ciminelli - collochiamo la Secca di Amendolara che ha bisogno di una fitta rete di collaborazione che possa coinvolgere esperti del settore, ricercatori, pescatori professionisti e sportivi ma soprattutto auspichiamo il sostegno degli enti preposti, primo fra tutti la Regione Calabria. La presenza dell'assessore Orsomarso è una testimonianza tangibile di questo».
L'assessore Orsomarso ha rimarcato la necessità di partire dal mare per permettere alla Calabria di fare turismo tutto l'anno. «C'è riuscita la Sardegna, la Puglia, adesso tocca a noi. Nel periodo post pandemico ci giochiamo una grande partita. Sono contento di poter collaborare con un sindaco come Ciminelli che ci mette passione, responsabilità e coraggio: doti necessarie per poter amministrare».
Il professor Silvio Greco, dal canto suo, ha illustrato quali debbano essere le finalità del Piano di Gestione della Secca che dovrà puntare soprattutto sulla conservazione dell'ecosistema esistente. E per far ciò la Stazione Zoologica sta studiando in maniera minuziosa la Secca di Amendolara per permettere una mappatura che ne consenta una sua fisiologica difesa contro i predatori del mare. Il Piano di Gestione continuerà a prevedere la pesca, purché autorizzata e certificata, così come le attività di escursione e snorkeling. La Secca di Amendolara è sulla buona rotta per poter così diventare un dei più grandi acquari naturali di tutta Europa con specie rarissime.
Per permettere ciò è necessario un Piano di Gestione che garantisca pesca, turismo, navigazione, balneazione nel pieno rispetto delle regole e per dodici mesi all'anno. Un Piano di Gestione che ha origini dal basso, e cioè da quella necessità di tanti pescatori sportivi amanti del mare di voler tutelare l'ambiente marino esistente, come ha spiegato Emilio Mormandi tra i promotori di un simile percorso immediatamente recepito dal sindaco Ciminelli che ha messo in campo politiche innovative di Blue Economy come la posa sul fondale marino dei dissuasori contro la pesca a strascico.
Oltre ad essere mappata nelle sue specie di flora e fauna, per la Secca è prevista anche una marcatura di tutto ciò che abita il fondale, oltre ad una schedatura orografica che delimiti in maniera precisa i contorni di quella che la leggenda identifica con l'omerica Isola Ogigia dove Ulisse restò per sette lungi anni, ammaliato dalla ninfa Calipso, nel suo viaggio di ritorno ad Itaca dopo la guerra di Troia.
A margine dell'incontro, il sindaco Ciminelli, in esecuzione di apposita Delibera di Giunta, a nome dell'Amministrazione Comunale e della comunità di Amendolara, ha tributato un Encomio Solenne al Luogotenente dei Carabinieri, Francesco Stasi, per avere assolto con onore i suoi doveri guardando all'Alto Jonio Cosentino con dedizione e benevolenza. Ha ritirato la targa e la pergamena, il comandante della Stazione di Roseto Capo Spulico, maresciallo Marco Carafa. Ha partecipato alla consegna, assieme al sindaco anche l'assessore Paoletta Murgieri (presente all'appuntamento con il vice sindaco Pasquale Aprile).