Dura presa di posizione di monsignor Savino sugli incendi: «Crimini contro la natura»
Il vescovo di Cassano: «Gli unici incendi che dovremmo lasciar divampare nelle nostre vite, sono quelli appiccati dal fuoco della passione per la vita, per l’amore, per tutte le cose belle»
CASSANO JONIO - Sui gravi incendi che hanno colpito alcuni territori della diocesi di Cassano, dura presa di posizione del vescovo Monsignor Francesco Savino.
«In queste ultime ore – scrive il presule -, in Calabria e un po’ in gran parte del Meridione, si stanno consumando dei crimini contro la natura per cui non si può più far finta di nulla. Attraversiamo il paradosso di un mondo che ragiona sugli SDGs (Sustainable Development Goals) – l’Agenda 2030 per lo Sviluppo Sostenibile- e non riesce a custodire piccoli bronchi di natura che arrancano, con respiro affannoso, nei nostri giardini, nei nostri boschi, a ridosso delle nostre meravigliose coste».
«Gli incendi che nelle ultime ore hanno colpito alcune zone della nostra Diocesi – evidenzia monsignor Savino -, in particolare Roseto e Cassano Jonio zona Fiego Monte (Pietra San Marco), sono il segno dell’urgenza dell’attuazione di seri provvedimenti contro il dolo di crimini che feriscono la natura e che distruggono i sacrifici di chi, impotente, guarda le proprie terre bruciare e spesso anche le proprie abitazioni».
«Queste storie – continua - di dolore e di violenza verso una natura che prima poi ci presenterà il conto di tanta barbarie, devono indignare e mai farci tacere. La nostra terra vive già di grandi lacerazioni ed è inaccettabile sottostare alla mano piromane di chi obbedisce a logiche speculative credendo che dalla distruzione di flora e fauna si possano trarre profitti economici senza considerare la natura indifesa del nostro verde, dei nostri animali, della nostra sussistenza».
Alla luce di quanto sta accadendo, il vescovo della diocesi cassanese, fa appello alle istituzioni politiche, ai media, ai cittadini tutti perché “se tutto è in relazione, anche lo stato di salute delle istituzioni di una società comporta conseguenze per l’ambiente e per la qualità della vita umana” (Papa Francesco, Laudato si’, n142), affinché coralmente si gridi basta a questa silenziosa e tremenda violenza.
«Gli unici incendi che dovremmo lasciar divampare nelle nostre vite, sono quelli appiccati dal fuoco della passione per la vita, per l’amore, per le idee, per sani ideali, per tutte le cose belle e vere che ci rendono ospiti graditi di un pianeta che, invece, continuiamo a mortificare, bruciando sogni, speranze e futuro. Il valore più grande della nostra Madre Terra Calabria è il suo essere incontaminata, intatta, un’isola felice divisa da coste frastagliate ed ampi boschi verdi e non possiamo permettere più che le azioni scellerate di qualcuno, macchino la cura amorevole di altri».
Infine, ha rivolto un particolare abbraccio di preghiera ed affetto alle comunità di Roseto e Montegiordano, perché giunga loro tutta la sua sincera apprensione ed il suo indefesso impegno a contrastare e condannare simili crimini.