Lo sviluppo turistico di Oriolo «è frutto di un lavoro corale da parte di chi ama questo borgo»
Lo si legge in una nota stampa della Proloco che invita i suoi cittadini «a partecipare con entusiasmo a questo processo culturale, trasformando le idee in realtà»
ORIOLO - «La rubrica "Il Diario di Charlotte"(de L'Eco dello Jonio), Geo, La Domenica del villaggio, Destinazione Calabria, Pino Nano, Borghi più belli d'Italia, gli storici locali. Tanti i riflettori che si sono accesi su Oriolo. È un processo lungo quello dello sviluppo turistico, talvolta tortuoso, un movimento culturale che coinvolge soprattutto gli abitanti di Oriolo, gli Oriolesi nel mondo, i nostalgici che cercano ancora nei rintocchi dell'Orologio la loro culla di ricordi. Un processo complesso che vede nella Pro Loco di Oriolo, nell'Amministrazione Comunale, nelle associazioni, nei professionisti di ogni settore un magnifico concerto organizzativo ed esecutivo».
È quanto si legge in una nota stampa della Proloco di Oriolo che così continua: «Una sfida per il territorio. Un rilancio sociale ed economico da estendere, supportati da valide argomentazioni, all'intero anno solare. E così come in un tour di emozioni e scatti rubati al tempo, il futuro incalza inesorabilmente dal passato: il Castello intona una soave melodia ma non è il Jazz sublime e internazionale di Zeppetella, Gatto, Rea, Fiorentino, Micarelli, che più volte hanno calcato questo palco scenico, si tratta bensì di un ossimoro appena nato, in stile" Quattro Elementi", essenza che si diffonde libera, come profumo di mela agostina, di miele, zafferano ,olive, origano; profumo di grano, ginestre, cavatelli al pomodoro ,basilico e formaggi stagionati guardando il mare, Chef Omero».
«Dai meandri fuggenti "da Terr" (Centro Storico di Oriolo) – continua - supera il suono di ciaramelle e di zampogne, giunge fino alla Grande Bellezza, alla "Lupa", alla cornice primordiale, al quadro perfetto, e perché no a chi in principio, straordinariamente, lo ha dipinto e inventato, a chi , negli anni, ne ha sapientemente diretto il profilo artistico, rendendolo celebre: "La Portella", Il Teatro. Michele Placido, Pambieri, Albertazzi, Lia Tanzi, Lello Arena, Giobbe Covatta, Mazzamauro, sono alcuni degli attori che hanno calcato le scene».
«Un lavoro costante, determinato e paziente quello della Pro Loco, che viene riconosciuto e gratificato dalla "filosofia del fare", come pillole di laboriosità, dai cittadini, dai visitatori, e perché no dai bambini, durante il periodo degli ormai consueti Campi Estivi. È doveroso ringraziare l'Amministrazione Comunale, la Sindaca Colotta, per la propensione all'ascolto e supporto di nuove iniziative e progetti, un ringraziamento va anche a chi sotto ogni forma o ruolo partecipa allo sviluppo di Oriolo: a voi che partecipate con entusiasmo trasformando le idee in realtà» conclude.