Dipartimento Tutela Ambiente, sindacati denunciano: «Nessun rispetto delle norme anti-contagio»
È stata inviata una segnalazione alle autorità competenti per il mancato rispetto del protocollo di sicurezza per il contenimento dell’emergenza sanitaria derivante dal rischio Covid19
CATANZARO - «Premesso che le scriventi organizzazioni sindacali. hanno segnalato un mancato rispetto dei protocolli di sicurezza anti Covid-19 in alcuni uffici della Giunta Regionale della Regione Calabria, posti all’interno del Dipartimento Tutela dell’Ambiente, più precisamente nei settori: “Ciclo Integrato dei Rifiuti”; “Economia Circolare – Valutazione Autorizzazioni Ambientali – Sviluppo Sostenibile”; “Infrastrutture Energetiche, Fonti Rinnovabili”; “Bonifiche e Recupero Aree Degradate – Contrasto all’Inquinamento –Sanzioni Ambientali”».
È quanto si legge nella nota stampa inviata da Cgil, Cisl e Uil in cui si spiega che: «Tale segnalazione è stata indirizzata al dirigente generale reggente, nonché dirigente ad interim degli stessi settori, Gianfranco Comito, al dirigente del settore preposto alla vigilanza in relazione alla sicurezza sui luoghi di lavoro, Salvatore Lopresti, a seguito di un ordine di servizio dello stesso dirigente ad Interim, Comito, con il quale ha disposto il rientro generalizzato di tutti i lavoratori, tranne quelli individuati come fragili».
«Il citato ordine di servizio, - continuano - ha di fatto elevato il numero massimo di lavoratori all’interno degli uffici sopra indicati, risultando ad oggi superiore a quello previsto all’Art. 3 comma 4 n. 5 del protocollo di sicurezza sui luoghi di lavoro per l’emergenza da Covid-19, sottoscritto in Regione Calabria il 6 Giugno 2020, dalla Parte Pubblica e le organizzazioni sindacali. In uno di questi uffici, precisamente nella sede periferica di Vibo Valentia, i lavoratori sono costretti a lavorare fianco a fianco con i propri colleghi, senza il benchè minimo rispetto delle norme di sicurezza anti contagio, con la presenza di n. 6 lavoratori su n. 8 postazioni disponibili e con un solo bagno per gli uomini e uno per le donne, utilizzato da altro personale per un numero complessivo di circa 25/30 dipendenti».
«Si evidenzia che, nello stesso Dipartimento, già in passato si sono verificati casi di dipendenti risultati positivi al Coronavirus e, malgrado i precedenti, a distanza di diversi giorni, nonostante la segnalazione, nessuno ha sentito l’esigenza di dare una risposta alle preoccupazioni delle scriventi organizzazioni sindacali. Pertanto, visti i gravi rischi ai quali i lavoratori sono esposti, si chiede un intervento urgente, al fine di ripristinare la corretta applicazione dei protocolli di sicurezza» concludono.
(fonte foto sicuria)