Mormanno, Regina: «Solidarietà ai lavoratori del Consorzio Bonifica, ma ora è il tempo delle risposte»
Il sindaco di Mormanno, in rappresentanza dei sindaci del consorzio, chiede un incontro urgente all'assessore regionale, Gianluca Gallo, per avviare una concertazione che porti a determinazioni concrete
MORMANNO - «Non è più il tempo delle attese. Non ora che i lavoratori avanzano 12 mensilità e sono arrivati all'esasperazione personale ed economica. Bisogna dare risposte concrete e veloci perchè la dignità delle persone non può essere calpestata così da distrazione e mala gestione. A questo proposito chiederò con rapidità all'Assessore Regionale all'Agricoltura, Gianluca Gallo, un tavolo di concertazione che porti a definire responsabilità e soluzioni per non lasciare ancora per troppo tempo nell'oblio le maestranze che oggi sono costrette a scioperare per rivendicare il loro giusto diritto al salario maturato».
È perentorio il Sindaco di Mormanno, Giuseppe Regina, che nello stesso momento esprime «profonda solidarietà ai lavoratori del Consorzio di Bonifica» che da ieri sono in sciopero.
Il primo cittadino, che rappresenta i sindaci del comprensorio interessato dall'attività consortile, chiede alla Regione di avviare un confronto «reale e veloce» con la presenza di tutti gli attori coinvolti: Sindaci, dirigenti del consorzio, sindacati e rappresentanti dei lavoratori. «Serve trovare una strada maestra che determini in maniera chiara la strada da seguire perchè situazioni del genere non si ripetano più. Non è più il tempo delle chiacchiere, serve operare per il bene delle maestranze e a cascata dei territori e delle aziende agricole che beneficiano di servizi ormai essenziali per il comparto agricolo della nostra zona».
«Sono vicino ai lavoratori, alle loro famiglie, ed è straziante doverli vedere scioperare per chiedere quanto loro spetta di diritto, soprattutto in un tempo difficile come quello che viviamo. Ma dico con forza non arrendetevi, siamo con voi, dalla vostra parte e lotteremo insieme per ribadire che il salario va garantito, sempre».