L'Aic chiede i bilanci al Consorzio di Bonifica dei bacini settentrionali del cosentino
Il presidente provinciale Santoianni ha chiesto di visionare i documenti contabili: «Vogliamo un'amministrazione trasparente»
MORMANNO - «Serve una grande riforma del sistema dei consorzi ma necessariamente questa inversione di rotta deve passare necessariamente dalla trasparenza dei bilanci, per capire come si amministrano le risorse destinate alla struttura che dovrebbe erogare servizi al comparto agricolo e a tutto il territorio».
Lo afferma a chiare lettere Giuseppino Santoianni, presidente dell'Associazione Italiana Coltivatori, che in questi giorni ha inoltrato formale richiesta al Presidente del consorzio di bonifica dei bacini settentrionali del cosentino, Francesco Sciarra, per visionare i bilanci degli ultimi anni.
Sul sito del consorzio con sede a Mormanno, infatti, nella sezione riferita all'amministrazione trasparente non si può accedere ai bilanci degli ultimi anni per i quali esiste (fino al 2018) solo la consultazione del bilancio di previsione. Il passaggio formale arriva dopo la diffida che l'Aic aveva inoltrato ai rappresentanti del Consorsio di bonifica dei bacini settentrionali del cosentino in merito alle cartelle di pagamento dei servizi riferiti al 2018 e sulla quale si è ancora in attesa delle decisioni del ricorso inoltrato al Tar.
«Siamo convinti che da un lato vadano difesi gli interessi dei nostri associati che, non vedendosi erogare dei servizi continuano a ricevere cartelle di pagamento per prestazioni inesistenti e dall'altro va tutelato il diritto al lavoro delle maestranze che da mesi non ricevono gli stipendi e che sono dovuti ritornare in protesta per chiedere il sacrosanto diritto delle loro spettanze».
«Non si può - ha aggiunto Santoianni - continuare a giocare con il futuro del territorio e dei lavoratori. L'agricoltura rappresenta un grande valore aggiunto per lo sviluppo del comprensorio e avere un consorzio di bonifica operativo e stabile ci consentirà di poter crescere complessivamente come comparto. Ma bisogna fare chiarezza innanzitutto sulle risorse spese e sulla gestione complessiva della struttura. Non si può più perdere tempo, è il momento di invertire la rotta e dare speranza e prospettiva ad uno strumento importante per l'agricoltura».