Vaccinazione personale scolastico, i sindacati smentiscono Spirlì: «No a chiusure preventive»
Dalla riunione tra le sigle sindacali e il direttore dell’ufficio scolastico Regionale sarebbero state prospettate soluzioni differenti da quelle annunciate dal presidente regionale
CATANZARO – «Sospensione delle attività didattiche in presenza da non attuare in maniera preventiva e generalizzata per un periodo pari a 15 giorni, ma mirata a periodi minimi, e comunque strettamente necessari, al solo verificarsi di una concentrazione di somministrazione sull’intero istituto, Comune o distretto, tale da richiedere la sospensione delle attività didattiche in presenza».
È quanto dichiarano i sindacati che hanno partecipato alla riunione in Regione in merito alla campagna vaccinale del personale scolastico.
Un’informazione differente rispetto a quella data dal presidente facente funzione Nino Spirlì il quale ha affermato che: «La proposta che ad oggi sembra essere stata condivisa è che le scuole rimangano chiuse per la durata della vaccinazione. Per vaccinare 59mila operatori serviranno 2-3 settimane con attivazione della Dad».
Nel corso dell’incontro fra le organizzazioni sindacali e il direttore dell’Ufficio Scolastico Regionale, Maria Rita Calvosa sono state prospettate altre soluzioni: «Una governance in capo alla regione Calabria per l’attuazione di linee guida uniformi su tutto il territorio regionale onde evitare azioni difformi da parte delle singole strutture sanitarie; garantire, nei tempi concordati, la somministrazione del vaccino a tutto il personale scolastico che ne faccia richiesta».