“Ristorati” dal loro estortore, i proventi donati direttamente alla Caritas Diocesana
La storia di due soci della Olearia Geraci srl che a dicembre scorso hanno ricevuto una lettera dall’uomo, oggi detenuto, con la quale ammetteva la colpa e annunciava di voler ridare indietro i soldi
CORIGLIANO-ROSSANO - Riceviamo e pubblichiamo la lettera di due dei soci dell’Olearia Geraci Srl che da febbraio 2019 a gennaio 2020 subirono un’estorsione aggravata e nella quale raccontano una storia con un finale a lieto fine.
«Nel periodo da febbraio 2019 a gennaio 2020 due soci della Olearia Geraci srl hanno subito una estorsione aggravata. Dal mese di settembre 2020, allorquando fu operato l’arresto del presunto colpevole Sig. Domenico Russo, oggi detenuto ed imputato del reato di estorsione, sono stati pubblicati da alcune testate giornalistiche locali, in sfregio alle norme che tutelano la privacy delle vittime di reato, numerosi articoli sulla vicenda diffusi, sempre ad opera delle medesime testate, anche sui profili social. Il clamore suscitato dalla notizia, di cui gli interessati avrebbero preferito fare a meno, ha acuito il disagio e la preoccupazione delle persone direttamente coinvolte e di tutti gli altri soci della Olearia Geraci Srl. Disagio che, in gran parte, è alleviato dalla presenza costante di tutti gli Uomini della Sezione Operativa della Compagnia Carabinieri di Corigliano ai quali l’Olearia Geraci Srl invia il più sentito ringraziamento per lo sforzo operativo che l’azione di costante presidio comporta. Ma arriva il colpo di scena, un gesto inaspettato che lascia i soci della Olearia Geraci Srl sorpresi: in data 11 dicembre 2020 ricevono dal detenuto , una formale missiva nella quale, preliminarmente confermando la consumazione del reato , si comunica alle vittime che è intenzione del reo “ristorare i danni relativi ai fatti per i quali viene ad essere giudicato e che vi vedono quali persone danneggiate”. Un gesto inaspettato. Una proposta che, a mente fredda, era da rifiutare e rispedire al mittente. Ma dopo l’iniziale reazione impulsiva di rigetto è sopraggiunto il Perdono Cristiano e la convinzione che è doveroso concedere al reo la possibilità di redimersi; i soci della Olearia Geraci Srl, vittime del reato, hanno accettato, per il tramite del loro legale di fiducia Avv. Raffaella Accroglianò, formalmente la proposta di ristoro devolvendo contestualmente l’intera somma alla Caritas Diocesana dell’Arcidiocesi di Rossano-Cariati ed obbligando “il proponente” a versare quanto dovuto direttamente nelle casse dell’Organismo Pastorale. “Un riscatto per la nostra impresa, per tutti gli imprenditori e per l’intera società civile che, con gesti simili, può ancora sperare che il bene può vincere il male”, è questo l’unico commento unanime dei soci della Olearia Geraci Srl.