17 ore fa:Anffas Co-Ro sarà protagonista ai Campionati Regionali di Atletica Leggera a Cosenza
Ieri:A Castrovillari torna il "Calabria Wine Design Festival" dal 15 al 17 Maggio
Ieri:Il "Trosi" di Morano Calabro il nuovo spettacolo di Biagio Izzo "Esseoesse"
18 ore fa:Una speciale lezione di educazione civica in Carcere per gli studenti del Majorana
9 ore fa:Lavoro e divario di genere: la parità resta ancora una battaglia aperta
16 ore fa:Acqua potabile a Marina si Sibari: Papasso scrive al Presidente Occhiuto
15 ore fa:Concluso con successo il convegno su "La cipolla bianca di Castrovillari, dalla terra alla tavola"
Ieri:A Cosenza arriva Di Franco (Fillea Cgil): «Urgente garantire la sicurezza nei cantieri»
7 ore fa:Urne aperte a Corigliano-Rossano: un test glocale per la comunità romena
14 ore fa:Per "Caloveto in Fiera" ricette della memoria e musica della tradizione

A Corigliano-Rossano esercenti «stritolati da pandemia e Amministrazione comunale». L’accusa di Vulcano (Udc)

1 minuti di lettura

CORIGLIANO-ROSSANO - «Chi ricorda le figure dello Sceriffo di Nottingham e di Re Giovanni può rivederli plasticamente proiettati nei tempi tristi che sta attraversando Corigliano-Rossano. Solo che quella di Robin Hood era favola, quella di oggi, invece, è una realtà da incubo. Il Sindaco Re Giovanni con la complicità della Soget, che personifica perfettamente lo spietato sceriffo esattore, hanno pensato bene di inviare a tutti gli esercenti della Città le cartelle esattoriali per i tributi comunali».

È quanto afferma Raffaele Vulcano (Unione di centro), consigliere comunale dell’opposizione che così continua: «Lo hanno fatto e continuano a farlo non curanti del periodo di grave crisi economica che ha colpito in pieno anche il nostro tessuto sociale ed economico e nonostante lo Stato abbia trasferito proprio nelle casse del Comune circa 2 milioni di euro di fondi ristoro, proprio per compensare il mancato introito proveniente dai tributi a causa della pandemia».

«Quindi, - aggiunge - basterebbe questo per bocciare sonoramente l’operazione vergognosa di esazione delle tasse attuata dall’Amministrazione di Re Giovanni Stasi. Nemmeno il Governo Conte era arrivato a tanto! Ma a far rabbrividire è che nell’elenco degli esercenti commerciali a cui il Comune in questi giorni ha mandato una bella cartella esattoriale per pretendere, tra gli altri, il pagamento della spazzatura, ci sono anche tutti quegli esercizi che sono rimasti chiusi non per direttiva delle decine di DPCM che si sono susseguiti negli ultimi mesi, bensì per le ordinanze sindacali».

«Stiamo parlando – incalza il consigliere - di cartelle calcolate su 12 dodicesimi, quindi prevedendo l’anno pieno. Un esempio su tutti (ma ce ne sarebbero a decine) sono le lavanderie. Le quali, secondo le disposizioni imposte dai decreti del Presidente del Consiglio dei Ministri, avrebbero potuto lavorare anche in periodo di lockdown ma che, invece, sono state lasciate chiuse per imposizioni del Sindaco. Questo significa che non solo non hanno lavorato ma non hanno potuto nemmeno accedere ai ristori dello Stato perché i loro codici Ateco non erano contemplati. Insomma, oltre al danno pure la beffa».

«Non siamo contrari al pagamento delle tasse, sia chiaro, ma che si mettano gli operatori commerciali nelle condizioni di pagare solo il dovuto dei giorni di effettivo lavoro. È una vergogna inaudita che ricade su un Primo cittadino che, proprio come nella favola di Robin Hood, vuole vessare il popolo con le tasse, incurante del deserto economico che sta lasciando la pandemia da Covid-19. Tutto questo mentre ancora i cittadini aspettano di ricevere i bonus alimentari attraverso i 700 e passa mila euro che ha inviato sempre lo Stato. Ci chiediamo ma con tutti questi soldi il Comune che fa? Rattoppa qualche buca per le vie centrali della città? E poi?» conclude.

Redazione Eco dello Jonio
Autore: Redazione Eco dello Jonio

Ecodellojonio.it è un giornale on-line calabrese con sede a Corigliano-Rossano (Cs) appartenente al Gruppo editoriale Jonico e diretto da Marco Lefosse. La testata trova la sua genesi nel 2014 e nasce come settimanale free press. Negli anni a seguire muta spirito e carattere. L’Eco diventa più dinamico, si attesta come web journal, rimanendo ad oggi il punto di riferimento per le notizie della Sibaritide-Pollino.