Cariati, gli auguri del sindaco Greco all’insegna dell’identità e della tradizione
Il Primo Cittadino: «Rimettiamo al centro delle nostre vite il valore delle relazioni umane»
CARIATI - «“U pis 'i l'or ppì cent'ann, famm a strin ca è Capilann! Pì quant pisa sta preta, tant'or add trasir 'nta sta cas” – Forse non tutti ricorderanno questa bella strofa dialettale cariatese. Rigorosamente ad ogni vigilia di Capodanno, nella prima serata del 31 dicembre, veniva intonata a festa, talvolta con la timidezza propria della fanciullezza, sull'uscio delle nostre case da tante generazioni di ragazzi e ragazze della nostra comunità e della nostra terra. Si bussava alle porte di tutti e, una volta apertosi l'ingresso di casa, chiesto il permesso di esprimersi si recitava in coro quell'auspicio bene augurante, consegnando in dono alle famiglie visitate una o più pietre, di diverse dimensioni, una più bella dell'altra, raccolte sulle spiagge o nelle nostre fiumare e ricevendo in cambio dolci e regali».
Inizia così la lettera aperta di auguri di buon anno alla comunità che il Sindaco Filomena Greco da stamani sta personalmente consegnando, stampata in una pergamena che accompagna uno speciale sacchetto di pietre e caramelle, a tutte le famiglie cariatesi, in particolare a bambini ed anziani.
«In quelle parole – si legge nella lettera – ed in quel gesto fortemente simbolico, sentito e manifestato fino a qualche anno fa, pieno zeppo di identità e di autentica spiritualità laica e popolare, tramandato per secoli dagli usi delle popolazioni italiche prima dell'arrivo dei Romani, erano custoditi tutta la passione, l'orgoglio, la genuinità e l'ottimismo della nostra gente; soprattutto quello dei nostri giovani che, fieri della spensieratezza umile e determinata che si respirava forte ancora nelle strade, nelle piazze e nei vicoli tanto del borgo storico marinaro quanto della cittadella fortificata, condividevano col mondo occhi brillanti di futuro».
«Ci siamo voluti ispirare – continua il Sindaco – al senso vero di quel semplice scambio di doni, un momento che era anche di abbraccio inter-generazionale, per contribuire insieme alla sensibilità ed alla buona volontà di tutti a rimettere al centro della vita e dei sentimenti della nostra comunità e del nostro territorio il valore intoccabile delle relazioni umane e l'importanza preziosa dell'unità di spirito e di appartenenza ad una storia comune; insieme alla capacità di privilegiare tutto ciò che ci avvicina e di saper condividere a cuore aperto speranze e ottimismo nel futuro, con gli stessi occhi illuminati dei ragazzi e delle ragazze che donavano u pis 'i l'or ppì cent'ann».
«Abbiamo quindi pensato di rievocare quel dono, con pietre e caramelle e quell'atmosfera, quei sentimenti, quell'augurio collettivo e quella luce, offrendo oggi come ieri simbolici pezzi di identità alle famiglie della nostra comunità, con la mente ed il cuore rivolti soprattutto ai bambini ed alla bambine, alle anziane ed agli anziani di questa terra ai quali trasmettiamo un abbraccio di riconoscenza e di amore. Auguriamo a tutte le cariatesi ed i cariatesi – conclude la Greco nella sua lettera – buon anno nuovo ed "u pis 'i l'or ppì cent'ann" alla nostra bella ed amata Cariati, aspettandoci ciascuno in cambio il dono dell'amore reciproco e dello spirito di comunità per vivere un 2021 sereno, prospero, ricco di pace e salute».