2 ore fa:Longobucco protesta a oltranza: viadotto crollato e sanità esasperano i cittadini - VIDEO
26 minuti fa:Il Sindaco di Morano e gli Zampognari in visita ai reparti del "Ferrari" di Castrovillari
3 ore fa:Benessere animale, Straface: «Si va verso oasi canine, ospedali veterinari di distretto e sterilizzazioni»
56 minuti fa:Prevenzione incendi, tutela delle foreste e viabilità: firmata convenzione tra la Provincia e i Comuni montani
4 ore fa:Candeloro Bellantoni nominato Direttore Generale dell’Università della Calabria
4 ore fa:Olio tagliato, mercato truccato: così si uccide l’eccellenza calabrese
2 ore fa:"Cantare Amantis Est”: un cammino musicale dall’Avvento al Natale
1 ora fa:Sequestro di olio a Corigliano-Rossano, interviene il ministro Lollobrigida
5 ore fa:Studenti dell'IIS Palma Green Falcone Borsellino e istituzioni insieme nel percorso di legalità "L'Albero di Falcone"
1 ora fa:A Scala Coeli una mostra dedicata a Frida Kahlo

Destinazione Paradiso

1 minuti di lettura

CORIGLIANO-ROSSANO - Una città sospesa nel silenzio, come colpita da un mutismo selettivo dettato dall’ansia. Poi il triplice fischio, la palla che inizia a rotolare. Un pomeriggio di maggio rossanese è diventato una bolgia, ancora una volta per una squadra che addestra al senza senso ma che dentro sì che lo lascia un senso: quello più profondo.

La Rossanese ha vinto pareggiando. Ancora una volta ha sfidato le leggi della logica, del cuore e dell’imponderabile. Un 1-1 contro una Paolana combattiva, generosa, ma quando si tratta di attraversare l’inferno e uscirne vivi, il rossoblù ha una bussola tutta sua.

Il destino ha scelto ancora Joaquin Bertucci, il delantero dalla passione per la festa sulle balaustre con il suo popolo e dal fiuto per i supplementari: quelli che non si dimenticano. Il destino ha detto no a quel palo della Paolana, davanti a una porta larga quanto la differenza tra provarci e crederci davvero.

Il destino ha riportato la Rossanese in Campania, là dove merita di stare: a rappresentare la Calabria nei campi del Sud, con fierezza e passione. Il Real Normanna è il prossimo capitolo di questo poema epico, scritto con inchiostro rossoblù e cuore infinito.

Josef Platarota
Autore: Josef Platarota

Nasce nel 1988 a Cariati. Metà calovetese e metà rossanese, consegue la laurea in Storia e Scienze Storiche all’Università della Calabria. Entra nel mondo del giornalismo nel 2010 seguendo la Rossanese e ha un sogno: scrivere della sua promozione in Serie C. Malgrado tutto, ci crede ancora. Ha scritto per Calabria Ora, Il Garantista, Cronache delle Calabrie, Inter-News, Il Gazzettino della Calabria e Il Meridione si è occupato anche di Cronaca e Attualità. Insegna Lettere negli istituti della provincia di Cosenza. Le sue passioni sono la lettura, la storia, la filosofia, il calcio, gli animali e l’Inter. Ha tre idoli: Sankara, Riquelme e Michael Jordan.