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Carnevale di Castrovillari, parola d'ordine: Mascherarsi

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CASTROVILLARI - A “Sirinata d’a Savuzizza”, uno degli appuntamenti più attesi e caratteristici del Carnevale di Castrovillari, giunto alla sua XX Edizione è dedicato al compianto artista castrovillarese Gianni Francomano. L'evento si terrà giovedì grasso, 8 febbraio, e riprende l’antico rituale carnascialesco castrovillarese delle “Mascherate”.

Un evento ormai istituzionalizzato a cui la Pro Loco da qualche anno, ha voluto dare un logo, un simbolo, “la maschera”; maschera che non serve a nascondersi, bensì a rivelarsi, a svelare un’anima gioiosa, un cuore che da sempre vive con passione ed entusiasmo il Carnevale di Castrovillari, di cui, forse, a’sirinata d’a’ savuzizza è la nota più autentica e popolare, a cui tutti possono partecipare, per dare spazio alla gioia e all’incontenibile frenesia.

Gruppi mascherati, accompagnati dal tradizionale suono degli strumenti tipici tradizionali, intrattengono il popolo del carnevale, tra canti, danze e degustazioni di prodotti tipici innaffiati dai vini delle “Tenute Ferrocinto”.

Anche quest’anno di scena sarà un vico che i castrovillaresi chiamano “A Vanedda a Chiazza”, ovvero Via dei Martiri- Piano dei Peri. In ogni “catuio”, magazzino, ci sarà il gruppo iscritto al “Concorso delle Serenate”, ad un’apposita giuria di diverse Associazioni di Castrovillari, decreterà il gruppo vincitore che sarà poi premiato nel corso del Gran Galà del Folklore lunedì 12 febbraio.

Il merito della riuscita della manifestazione va soprattutto al coinvolgimento dell’intero rione che non fa mancare il proprio appoggio, alla massiccia partecipazione di pubblico e agli infaticabili organizzatori, Fernando Loricchio, Giovanni De Santo, Giancorrado Baratta, Pierpaolo Avolio, Benito Trocino e tutto il Cda della Pro Loco cittadina.

Ma prima di dare il via alle serenate tradizionali, andrà in scena “Il primo sproloquiare di Organtino”  di Francesco Gallo e Domenico Martire. Ad Organtino, maschera del Carnevale di Castrovillari, sarà affidato uno sproloquio, un discorso inconcludente, che racconterà alcune storture del nostro vivere quotidiano. Saranno presenti Lampreda e il dottor Balanzone, avvocato a cui il ricco massaro, Ogantino, ha chiesto aiuto per difendersi dalle ruberie dei suoi pastori, uno di fianco all’altro, sul balcone della Pro Loco di Castrovillari, luogo dove la festa carnascialesca è iniziata oltre mezzo secolo fa, riprendendo una tradizione ancora più antica, dal 1635, di Cesare Quintana. Saranno presenti anche “I Piccoli della Pro Loco”, guidati da Tiziana La Vitola. 

Già tante volte, prima dell’appuntamento di giovedì 8 febbraio, ci siamo chiesti cosa sia la tradizione, commenta Francesco Gallo, ideatore e autore del testo, assieme a Domenico Martire, cosa lega il nostro Carnevale a quello del lontano 1635, nel quale “Organtino” di Cesare Quintana venne rappresentato, proprio nel periodo carnascialesco, per la prima volta in piazza San Giuliano, l’antico cuore della città. Sarebbe parlare della nascita di “Urgantinu Massaru” e dei suoi compagni, troppo difficile leggere i significati strettamente vicini alla liturgia cristiana ed a quelli di più antichi e remoti lasciti culturali di popoli che qui hanno vissuto. Con questo Sproloqui continua lo sforzo di trasformare il personaggio teatrale “Urgantinu Massaru” in maschera!  Uno sforzo che, ripetuto nel tempo, ha legato indissolubilmente la nuova maschera di Organtino con nascita del Carnevale di Castrovillari”.

Francesco Gallo, con l’associazione Menodiunterzo, ha curato, oltre allo “Sproloquio di Organtino”, anche il tradizionale appuntamento delle diatribe fra Carnevale e Quaresima e quest’anno anche una performance con la “Fame dello Zanni”, che sarà allestita sul Balcone di Palazzo Turco. L'appuntamento è, per le ore 17:30, al balcone “Palazzo Varcasia” sede della Pro Loco.

Nelle vesti di Organtino, Camillo Maffia, in quelle del Dottor Balanzone, Luca Camastri, in quelle di Lampreda, Marina Aloisio e in quelle di Re Carnevale, Rosario Rummolo.

La scena si sposterà, alle 18:30, su Via Roma al balcone di Palazzo Turco con “La Fame dello Zanni” con Luca Comastri- Fraternal Compagnia.

A seguire, nella centralissima Piazza Municipio, il “Contrasto tra Re Carnevale  e la Quaresima” a cura dell’Associazione Menodiunterzo.

Solo allora il sindaco della città, Domenico lo Polito, consegnerà le chiavi a Re Burlone aprendo di fatto la porta alla gioia e al mascheramento che durerà 5 giorni, fino al martedì grasso, 13 febbraio, quando, Re Carnevale verrà bruciato sul rogo e la Quaresima prenderà il suo posto.

 

Luigia Marra
Autore: Luigia Marra

Mi sono diplomata al Liceo Classico San Nilo di Rossano, conseguo la laurea in Lettere e Beni Culturali e successivamente la magistrale in Filologia Moderna presso Università della Calabria. Amo ascoltare ed osservare attentamente la realtà di tutti i giorni. Molto caotica e confusionaria, ma ricca di storie, avvenimenti e notizie che meritano di essere raccontate.