Sanità calabrese, per le malattie neurodegenerative istituito un tavolo regionale ed un progetto finanziato
Straface: «Tale problematica ha un notevole impatto per quanto riguarda cure e costi per le famiglie che si ritrovano sole, il più delle volte, ad affrontare tali incombenze»
CATANZARO - Nella giornata di ieri, mercoledì 17 gennaio, si è tenuta nella Terza Commissione Regionale Sanità, Attività Sociali, Culturali e Formative, presieduta da Pasqualina Straface, l'audizione del dottore Calendruccio sulle malattie neurodegenerative, demenza e alzheimer, che colpiscono in prevalenza i paesi sviluppati.
«Tale problematica - si legge in una nota stampa di Pasqualina Straface, presidente della terza Commissione regionale sanità - ha un notevole impatto per quanto riguarda cure e costi per le famiglie che si ritrovano sole, il più delle volte, ad affrontare tali incombenze. Per questo la Regione Calabria, per volontà del Presidente Occhiuto, ha istituito il Tavolo tecnico sulle demenze ed un progetto "Fondo per l’Alzheimer" e le demenze, assicurando per queste misure risorse pari a 524.874,99 euro per il periodo 2021-2023».
«Essendo coinvolti più settori regionali e vista l’importanza della tematica - si legge nella nota - convocherò un’ulteriore seduta della Commissione in cui saranno auditi l’Assessore regionale, Emma Staine, ed i dirigenti di settore al fine di dare il massimo contributo per mitigare tale problematica».
«Nella commissione odierna ho inoltre presentato il disegno di legge n. 260/12 al fine di prevedere, in una situazione di carenza di organico, la possibilità di ricorrere, per il personale medico ed infermieristico dei servizi di elisoccorso, alle prestazioni aggiuntive in modo da poter garantire la regolare esecuzione dei servizi in situazioni di estrema urgenza». «L’intervento normativo - conclude Pasqualina Straface - permetterà, in attesa del completamento della riforma dell’emergenza-urgenza voluta dal Presidente Occhiuto, di fare fronte alla carenza di personale medico e infermieristico e di ridurre l’utilizzo delle esternalizzazioni».