Sanità: lo Spoke Rossano-Corigliano non si tocca. Parola di Oliverio.
Lo Spoke Rossano-Corigliano non si tocca: parola di Mario Oliverio. Il governatore della Calabria ieri mattina ha ricevuto presso la cittadella regionale il Sindaco della città Stefano Mascaro e l'assessore alle politiche sanitarie Dora Mauro, accompagnati dai promotori dell’incontro (il Segretario Questore del Consiglio regionale Giuseppe Graziano e il presidente del Consiglio comunale Rosellina Madeo) e dai capigruppo consiliari Flavio Stasi, Tonino Caracciolo, Patrizia Curia, Piero Lucisano, Achiropita Scorza. Presente anche il consigliere Teodoro Calabrò. Dall’altra parte, insieme a Oliverio, Franco Pacenza e il direttore generale dell’Asp Cosenza, Raffaele Mauro.
Sullo Spoke ampie sono state le garanzie date da Oliverio. Il quale ha assicurato che fosse anche l’uunico Spoke della Provincia di Cosenza a rimanere, quello sarà Rossano-Corigliano. Che con un bacino di utenza di 80mila abitanti solo nei due centri non può essere declassato. Oliverio e Mauro hanno preso l’impegno di potenziare il pronto soccorso di Rossano e di incrementare la qualità e l’efficienza delle strutture esistenti nei presidi di Corigliano (come nel caso di psichiatria) e di Rossano (come nel caso di rianimazione). Mauro ha altresì confermato, relativamente alla situazione del presidio di Rossano, l’avvio del concorso per chirurgia e per gli anestesisti, lo stanziamento di un investimento per il pronto soccorso ed il collaudo nel prossimo mese di settembre per la risonanza magnetica. «Così come siamo adesso – ha detto Mascaro – perdiamo non soltanto numeri, ma anche risorse economiche a causa dell’emigrazione sanitaria indotta dall’insufficienza e inadeguatezza delle strutture attuali». Sulla sanità non vi è tempo da perdere. Bene ha fatto Oliverio a rassicurare Mascaro, Graziano e gli altri intervenuti. Entro il mese di settembre si terrà un consiglio comunale monotematico sulla sanità e congiunto tra Rossano e Corigliano. A questa assise parteciperà anche Oliverio. Che si è dimostrato nuovamente molto critico nei confronti del “Piano Scura-Urbani”. Intanto si deve intervenire sugli ospedali esistenti. Sulle criticità dei due pronto soccorso, che soprattutto nei mesi estivi vanno in tilt a causa del triplicarsi dell’utenza. Si deve intervenire sulla qualità dei servizi al cittadino. Sulle prestazioni. Sul numero di infermieri e medici. Sui macchinari. A tal proposito è stato assicurato che entro il mese di settembre si effettuerà il collaudo della nuova risonanza magnetica. Per una sanità migliore occorre soprattutto buon senso.