La dirigente dell’Itas – Itc di Rossano, Maria Gabriela Chiodo, per anzianità di servizio andrà in quiescenza. Lascerà una realtà che fa parte della sua vita: la scuola. Una dirigente con il valore aggiunto della studiosa, amante del sapere, sognatrice e lungimirante che ha sempre precorso i tempi e fatto da apripista a tutte le varie attività che si sono poi realizzate nel territorio. Una donna dirigente/manager che ha voluto e ottenuto, con determinazione e sacrifico, due nuovi istituti scolastici per i suoi studenti; strutture dotate di laboratori all’avanguardia e di aule attrezzate. Una dirigente/preside che ha fatto dell’inclusione e dell’integrazione degli alunni con bisogni educativi speciali il vessillo della propria istituzione scolastica. Una persona attenta alle difficoltà degli studenti e delle famiglie. Una dirigente/docente che ha continuato a perseguire la formazione del proprio personale indicando nella ricerca e nella didattica attraente e motivante l’unica arma per il successo scolastico e formativo degli studenti. Una dirigente mai burocrate, che ha sempre agito con equilibrio e buon senso nel rispetto più assoluto delle norme e della trasparenza. La dottoressa Chiodo, nel corso della cerimonia di commiato, ha tracciato una sorta di bilancio della sua attività dirigenziale da quando, nell’anno scolastico 2008-2009, è giunta all’Itas Itc di Rossano. Ha descritto per sommi capi alcune attività portate avanti durante gli otto anni rossanesi. Un percorso lungo, non privo di difficoltà. Ha dovuto affrontare e risolvere tante problematiche, fra cui la questione degli edifici, poco idonei, l’ammodernamento delle apparecchiature tecnologiche obsolete. Ha fatto riferimento alla gestione amministrativa contabile trovata nel 2008. Ha spiegato di aver dovuto impostare l’organizzazione della didattica alla luce della riforma sull’autonomia. Ha impiantato le regole con “lo statuto degli studenti”. Nel 2009-2010 ha vissuto il dimensionamento e l’accorpamento dell’ex Itas Poveda con l’ex Itc Gradilone, un’azione che ha visto la scuola crescere improvvisamente, con circa 900 alunni, ma rimenando dislocata in 5 plessi. Man mano, l’istituzione scolastica è stata dotata di numerosi laboratori e della rete informatica interna. E’ stata data alla scuola una nuova vita pulsante, attraverso il riordino degli indirizzi. La preside Chiodo ha istaurato un rapporto duro, ma leale e costruttivo con le istituzioni e gli enti locali. Ella, con gran forza, ha rivendicato la “diversità di stile” del suo lavoro di dirigente e il suo attaccamento caparbio allo spessore culturale che ha contribuito nella sua vita ad aprirle la mente, frutto di uno studio ininterrotto. Nel suo intervento ha evidenziato le numerose attività di spessore che in questi anni sono state realizzate, fra cui un’importante iniziativa educativa e formativa nella Casa circondariale di Rossano, dove studenti, docenti e detenuti hanno condiviso la libertà che solo la cultura e l’arte possono regalare all’anima. Un riferimento, poi, a un’iniziativa di educazione alla legalità con il giudice Gratteri, in sinergia con il Rotary, ma anche i corsi di formazione indicando modelli di didattica innovativi, basati su cinema, letteratura e società. La dirigente Chiodo ha rivendicato la costituzione della prima rete di scopo e altre iniziative che si sono rese possibili con le associazioni del territorio. Prima che diventasse obbligatoria la dottoressa Chiodo ha percorso la strada dell’alternanza scuola – lavoro. In questi anni non ha tralasciato azioni di aggiornamento e formazione per i docenti. Numerosi i ringraziamenti da parte della dirigente “passionaria e vulcanica” che ha coinvolto e trascinato docenti, studenti e personale amministrativo nella sua missione. Un riferimento ai suoi due collaboratori: Antonio Russo e Immacolata Cosentino. A tutto lo staff, fra cui alle professoresse Rossella Scaramuzza e Giuseppina Cersosimo che hanno rappresentato il raccordo tra il mondo didattico e l’organizzazione della gestione dell’istituzione scolastica. Non sono mancate parole di affetto nei confronti di tutti e di ogni docente. Riferimenti specifici anche verso gli assistenti amministrativi, tecnici e collaboratori scolastici. La dirigente Chiodo, che ha sempre amato il confronto che porta alla crescita, ha manifestato formalmente la propria stima verso il direttore amministrativo, Costanza Campana. Parole di affetto verso una persona con cui è entrata in empatia, concretizzando una reale sinergia professionale e umana. Un rapporto fra le due professioniste che ha consentito alla scuola rossanese di migliorare notevolmente sotto ogni profilo. Durante la cerimonia sono stati festeggiati anche i docenti Domenico Otranto, Maria Concetta Palmieri, Anna Stringari e Renata Graziani, insieme alla collaboratrice scolastica Teresa Iacovino che, come la dirigente Chiodo, il prossimo 31 agosto lasceranno la scuola.