Rossano: Codex nelle scuole, esperimento di successo
Il Codex Purpureus Rossanensis arriva nelle scuole. La proposta lanciata dal Vicepresidente del Consiglio comunale Lorenzo Antonelli, subito accolta e sostenuta dal Sindaco Antoniotti e dall’assessore alla Cultura e Pubblica Istruzione Stella Pizzuti, ha avuto un primo positivo riscontro. Sono stati gli studenti dell’Istituto Comprensivo 1, guidati dai docenti e dal dirigente Antonio Pistoia, i protagonisti del primo progetto dedicato alla conoscenza e alla promozione del prezioso Evangeliario. Il progetto di continuità “Il Codex Purpureus visto dai bambini”, realizzato dalla scuola dell’infanzia, dalla scuola primaria e dalla scuola secondaria di primo grado, è terminato con una manifestazione conclusiva che si è svolta lo scorso venerdì 15 maggio nella Sala Rossa di Palazzo San Bernardino. Nel corso dell’evento, i bambini hanno avuto modo di illustrare i propri lavori realizzati durante le ore di laboratorio: dalla riproduzione delle tavole, alla creazione di un e-book; dagli esperimenti sulla pergamena, alla decorazione delle ceramiche con la tecnica del decoupage. Sono veramente entusiasta di questa iniziativa – dichiara l’assessore alla Pubblica Istruzione Stella Pizzuti - e del modo in cui è stata gestita. Un’offerta formativa qualificata può essere garantita solo attraverso un dialogo continuo e costruttivo, nel rispetto reciproco dei propri ambiti di competenza e delle funzioni specifiche, tra gli enti locali e le istituzioni scolastiche. Non solo per l’ottenimento di importanti traguardi “materiali”, ma anche per la trasmissione di valori impliciti, fondamentali alla crescita sociale e civile della comunità scolastica e territoriale. Pertanto – continua – mi riempie di orgoglio constatare che l’Istituto Comprensivo 1 abbia immediatamente colto l’invito dell’Amministrazione comunale di inserire nell’attività didattica il più prezioso dei patrimoni artistico – culturali della nostra Città. Ringrazio, perciò – ribadisce l’assessore Pizzuti - il Dirigente Antonio Pistoia e tutto il corpo docenti che, guidando sapientemente gli alunni in questo lodevole progetto, hanno compiuto un importantissimo processo educativo diretto al miglioramento della collettività. È impensabile – aggiunge il vicepresidente Antonelli - in un percorso formativo che miri alla creazione di cittadini consapevoli e maturi, futuri dirigenti, amministratori, lavoratori e professionisti, permettere che si ignorino la storia e la cultura della propria Città. Perché per poter garantire uno sviluppo ed una crescita adeguata a questo territorio, già fortemente penalizzato e depauperato di servizi e infrastrutture essenziali da parte di una politica regionale e nazionale disattenta, è necessario puntare su ciò che ci contraddistingue e identifica. La presenza permanente nel nostro territorio – continua - di un monumento così importante può determinare opportunità di crescita considerevoli sia sul piano economico che sociale. Nel forum sul Codex, che ho avuto il piacere di convocare nel settembre scorso, ed al quale hanno preso parte gli esponenti della chiesa, che ringrazio ancora una volta per aver riqualificato il Rossanensis e che avrà un ruolo essenziale nella sua promozione, gli amministratori e i rappresentanti delle più importanti aziende operanti nel nostro territorio, sono emersi diversi input sui quali costruire un percorso. Ed è stato proprio in quell’occasione che mi sono fatto promotore di quella che potrebbe essere una buona azione collaterale e strategica per iniziare a radicare nel tessuto sociale l’essenza e l’importanza del Codex. Quella, cioè, di incentivare lo studio approfondito di questo importante manoscritto, già a partire dalle scuole primarie. Così come la necessità di istituire delle borse di studio per incentivare la ricerca su questo prezioso e unico documento, ampliando, così, l’offerta artistica di Rossano negli ambienti culturali. Una grande soddisfazione – conclude Antonelli – vedere che l’azione sinergica tra l’Amministrazione Comunale e la Scuola, nel caso specifico l’I.C. 1, a cui intendo rivolgere un plauso, si consolida e si concretizza sempre di più. L’auspicio è che tali iniziative si intensifichino e si attuino con sempre maggiore frequenza.