ROSSANO – Venerdì mattina è stata aperta l’unica offerta pervenuta a seguito del bando della Regione Calabria per il trasferimento all’estero delle famose 750 tonnellate di rifiuti solidi urbani della provincia di Cosenza e 450 della provincia di Reggio. Secondo quanto si è appreso, delle 750 tonnellate, 500 verranno lavorate dalla Calabria Maceri a Cosenza e 250 da una ditta locale. Dunque, alla discarica di Bucita non arriverà nessun quantitativo di rsu della provincia di Cosenza, ma soltanto 130 tonnellate che rappresentano circa la metà di quanto conferito dal consorzio finora. Questo quantitativo non rientra nella quota della 750 tonnellate, ma si tratta di rifiuti solidi urbani, per come detto, di una parte dei comuni aderenti al consorzio, compresi Rossano e Corigliano. Dunque, l’Associazione Temporanea di Impresa, con capogruppo la ViBeco Srl di Milano, unica concorrente al bando regionale, dovrà spedire ogni due settimane circa, 5000 tonnellate da imbarcare entro 48 ore per non incorrere in una pesante penalità. Gli scarti delle 130 tonnellate di rifiuti trattati, dovrebbero finire nella discarica Bieco di Scala Coeli se la stessa sarà abilitata a ricevere i conferimenti. Come si ricorderà, l’assessore all’ambiente Pugliano, per il tramite dei suoi uffici di riferimento, ha promulgato un bando per l’esportazione in Olanda di rifiuti solidi urbani (tal quale) per un importo pari a circa novanta milioni di euro, per la durata di un anno, rinnovabile. Una iniziativa volta a tamponare l’emergenza attuale e dei prossimi mesi in attesa che le nuove piattaforme programmate vedano la luce. Il bando prevede, fra l’altro, la possibilità di utilizzare la discarica di Bucita, come opzione. A questa possibilità si è opposto il comitato di Bucita, gli stessi comuni di Rossano e Corigliano, oltre ad associazioni, anche se il blocco che durava da due settimane, venerdì scorso ha consentito di ripulire le città. Il pericolo che a Bucita possano arrivare 750 tonnellate al giorno di rifiuti, sembrerebbe essere scongiurato ed occorrerà verificare le reazioni dei comitati e delle associazioni che si battono per il ritiro del bando regionale. Per il futuro, la Regione ha previsto oltre ad un nuovo impianto di selezione a Bisignano, la ristrutturazione degli impianti di Rossano, Crotone, Sambatello, Gioia Tauro e Daneco di Lamezia che dovranno produrre il CSS al posto del vecchio CDR da avviare al termovalorizzatore di Gioia Tauro per il quale si prevede il raddoppio. Certo, tutte le sommosse e le manifestazioni in atto in provincia di Catanzaro e Cosenza, non aiutano il processo di risoluzione di un problema molto serio che, con l’arrivo della stagione primaverile, se dovesse perdurare, creerebbe seri problemi alla salute della gente. Resta il problema della utilizzazione del porto di Corigliano, fortemente avversata dai movimenti per il grosso impatto negativo sul turismo come sulla marineria locale. Gli esempi si sprecano ed ognuno ha da proporre metodiche collaudate ampiamente in Italia ed all’Estero. Qualcuno segnala l’esistenza della Centrale Enel, che fa sentire il suo peso sul territorio, ma non sembra avere un futuro né di smantellamento, né di riconversione ecosostenibile.
b. p.