17 ore fa:Soldi a valanga per le strade provinciali ma nemmeno un euro per le strade interne di Corigliano-Rossano
18 ore fa:Caloveto, "processo in piazza" per un padre che chiede solo la verità
3 ore fa:L'estate continua a Odissea 2000 per la gioia dei più piccoli e delle famiglie
19 ore fa:Castrovillari in fermento: oggi l'inaugurazione della "Vibe Music Factory"
1 ora fa:A Cassano Jonio arriva un contenzioso che potrebbe mandare gambe all'aria il Comune
18 ore fa:Rinnovato l’Organismo indipendente di valutazione che vigila sulla trasparenza in Regione
16 ore fa:HR Excellence in Research, la Commissione europea promuove l'Unical: «Ideale per la ricerca»
55 minuti fa:Boom turistico in Calabria, Lo Papa (Fisascat Cisl): «Ora si pensi a destagionalizzare»
1 ora fa:Al via ad Oriolo il Festival nazionale dei Borghi più belli d'Italia
2 ore fa:Riparte la stagione sportiva della Corigliano Volley con un grande evento e tante novità

Riapre al culto la Cattedrale di Mormanno

1 minuti di lettura
Ha vinto la speranza. Ma anche un metodo di lavoro in cui burocrazia e competenza hanno camminato a braccetto, dimostrando che pure in Calabria si può fare bene il bene. Riapre al culto la Cattedrale di Mormanno. Era il 26 ottobre del 2012: una scossa di magnitudo 5, seguita ad altre centinaia di minore intensità che già nelle settimane precedenti avevano fatto tremare l’area del Pollino, fece sobbalzare tutti i paesi del comprensorio, colpendo in modo particolarmente violento il centro storico mormannese: case, negozi, chiese, persino l’ospedale dichiarati inagibili per le ferite aperte dal sisma. La Diocesi di Cassano all’Jonio scese immediatamente in campo, affidando alla Caritas diocesana il compito primario di portare sollievo alla popolazione, schierando contemporaneamente il proprio Ufficio tecnico per tutelare i beni architettonici. «Prima gli uomini, poi le chiese», ripeteva in quei giorni il vescovo, monsignor Nunzio Galantino, per settimane in prima linea a fronteggiare le piaghe del terremoto. E così è stato: alle attività di sostegno che hanno segnato il lento ritorno alla quotidianità della popolazione si è aggiunta la ristrutturazione degli immobili di proprietà della diocesi concessi in locazione ai commercianti del luogo, perché potessero riprendere quanto prima il lavoro. Ora tocca alla Cattedrale di Santa Maria del Colle, eretta nel 1183 e più volte ristrutturata, fino ad assumere la sua attuale fisionomia nel Settecento. A meno di due anni dall’evento sismico, lo storico edificio viene restituito al popolo di Dio. Con tempi celeri e spese contenute, grazie all’intesa tra le istituzioni interessate: la Diocesi, col proprio Ufficio tecnico guidato da Raffaele Bloise, ha curato la progettazione, predisposta dagli architetti Gaetano Leto e Sabrina Mainieri e dal geologo Giuseppe Campanella e messa a disposizione gratuitamente del Comune di Mormanno e dell’Ufficio del Commissario per il sisma, coordinato dal Prefetto che ha poi autorizzato l’esecuzione dei lavori, finanziati attraverso i fondi concessi dalla Protezione Civile regionale e portati a compimento dall’impresa Mirabelli. Adesso, ventun mesi dopo quella notte d’ottobre di due anni fa, il ritorno alla normalità. «Ultimati gli interventi riguardanti le navate, i transetti ed il tiburio – spiega Bloise – restano da completare le opere previste per la sagrestia e gli esterni. A fine settembre saranno definiti anche quelli e, nell’occasione, sarà organizzata una mostra-convegno per avviare un confronto sulla metodologia seguita, che ha permesso di conseguire il risultato in tempi rapidi e senza dispendio di risorse finanziarie». Intanto, si fa festa pregando. La cerimonia di riapertura sarà suggellata dalla santa messa che giovedì 31 luglio alle 18 sarà presieduta dal Pastore della Chiesa cassanese, monsignor Nunzio Galantino, segretario generale della Cei. Al suo fianco, a concelebrare, il clero diocesano.
Redazione Eco dello Jonio
Autore: Redazione Eco dello Jonio

Ecodellojonio.it è un giornale on-line calabrese con sede a Corigliano-Rossano (Cs) appartenente al Gruppo editoriale Jonico e diretto da Marco Lefosse. La testata trova la sua genesi nel 2014 e nasce come settimanale free press. Negli anni a seguire muta spirito e carattere. L’Eco diventa più dinamico, si attesta come web journal, rimanendo ad oggi il punto di riferimento per le notizie della Sibaritide-Pollino.